CONTROTENDENZA

I genitori aprono un asilo per 12 figli: così Burano combatte lo spopolamento (e pure dalla terraferma arrivano iscrizioni)

Nell'isola famosa per case colorate e merletti, apre una struttura parrocchiale

I genitori aprono un asilo per 12 figli: così Burano combatte lo spopolamento (e pure dalla terraferma arrivano iscrizioni)

Un’isola famosa in tutto il mondo per le sue case colorate e per i merletti diventa ora teatro di un’altra storia sorprendente: a Burano apre un nuovo asilo nido parrocchiale, ed è paradossalmente più semplice ottenere un posto qui che nelle strutture pubbliche della terraferma.

Gli iscritti sono già 12, alcuni addirittura arrivano da Ca’ Savio e Cavallino Treporti: un piccolo “pendolarismo all’incontrario” che lascia stupiti, visto che normalmente accade il contrario, con i servizi educativi più accessibili nei centri abitati maggiori.

L’isola che sfida lo spopolamento con un nido integrato

Burano conta ormai pochissime nascite all’anno (meno di dieci), eppure la parrocchia di San Martino vescovo ha deciso di scommettere sul futuro fondando un nido integrato all’interno della scuola dell’infanzia paritaria “Isidoro Barbon”.

Un progetto nato quasi per necessità: gli spazi esistevano già, un tempo usati come “spazio cuccioli”, ma non sufficienti a sostenere le esigenze delle famiglie lavoratrici. Così genitori e volontari, guidati dal parroco don Antonio Senno, hanno letteralmente trasformato i locali con pennelli, vernici speciali e tanta creatività, rendendoli sicuri, accoglienti e… perfettamente in linea con i colori vivaci delle case dell’isola.

Un asilo nido che diventa simbolo della comunità

Il nuovo servizio non è solo educativo: rappresenta un’ancora per le famiglie che vogliono restare a vivere a Burano, contrastando l’inesorabile spopolamento che rischia di trasformare l’isola in un museo a cielo aperto abitato solo di giorno dai turisti.

Il motto scelto per l’inaugurazione, “La scuola appartiene anche a me!”, racconta bene lo spirito dell’iniziativa: l’asilo non è solo un luogo di crescita per i bambini da 0 a 3 anni, ma un vero e proprio bene comune che sostiene l’intera comunità isolana.

La curiosità: posti liberi a Burano, liste d’attesa altrove

Mentre nelle vicine strutture pubbliche, come a Ca’ Savio, l’accesso è regolato da lunghe graduatorie basate sull’Isee, a Burano ci sono ancora posti disponibili. Una situazione insolita che sta spingendo alcune famiglie della terraferma a portare i figli in laguna ogni giorno, in controtendenza rispetto al solito flusso.

Inaugurazione tra fede, tradizione e colore

L’inaugurazione ufficiale si terrà domenica 28 settembre alle 16, con la benedizione del parroco e la partecipazione delle autorità cittadine. I locali, tinteggiati con tonalità che richiamano le celebri case di Burano, sono già pronti ad accogliere i piccoli alunni.

Per don Antonio, “il nuovo nido non è solo un servizio educativo, ma una vera scommessa per mantenere viva l’isola, sostenere le famiglie e dare un futuro a Burano”.