Ulss 4

Guardia medica: dimissioni in massa contro il Numero unico e protesta nel Sandonatese

Secondo i professionisti dimissionari, il nuovo servizio comporterebbe carichi di lavoro insostenibili e una riduzione della qualità delle cure

Guardia medica: dimissioni in massa contro il Numero unico e protesta nel Sandonatese
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Sedici medici su diciotto della guardia medica di San Donà, con sedi a Jesolo e Cavallino, hanno rassegnato le dimissioni in segno di protesta contro il nuovo servizio sanitario di continuità assistenziale collegato al numero unico europeo 116 117, che entrerà in vigore a settembre nell’Ulss 4.

Guardia medica San Donà: dimissioni in massa contro il Numero unico

Secondo i professionisti dimissionari, il sistema – basato su un centralino gestito da personale non medico che smista le richieste tramite “ticket” e già attivo da luglio nell'Ulss 3 Serenissima – comporterebbe carichi di lavoro insostenibili e una riduzione della qualità delle cure:

"Più visite, per gli stessi soldi, senza la possibilità di programmare gli interventi. Impossibile garantire dignità al paziente", spiegano.

A preoccupare i medici anche il nuovo modello organizzativo dell’Ulss 4, che prevedrebbe visite “on demand” con chiusura di alcune sedi, in un contesto già segnato da una forte carenza di organico da San Donà a Portogruaro.

La replica dell’Ulss 4

L’azienda sanitaria nega “dimissioni collettive”, ma riconosce la preoccupazione di alcuni medici e annuncia un "dialogo costante" per chiarire i dettagli della riforma e trovare soluzioni condivise.

"Qualora la decisione fosse irreversibile – precisa l’Ulss – ci si attiverà tempestivamente per garantire il servizio ai cittadini".