Tutto da rifare?

Grandi navi, il Tar del Veneto "boccia" il Governo: l'opzione Marghera non supera la valutazione di impatto ambientale

Si riparte da zero? Non esattamente... Il progetto Duferco, infatti, di qualche anno fa, con lo scalo fuori dalle bocche di porto del Lido (compatibile con il Mose) avrebbe tutte le carte in regola.

Grandi navi, il Tar del Veneto "boccia" il Governo: l'opzione Marghera non supera la valutazione di impatto ambientale
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Stop alle Grandi navi. Via al concorso di idee. Spunta l'opzione Marghera, con tanto di tagli di nastro e foto di rito. Ma poi il Tar del Veneto bacchetta il Governo e ricorda che l'opzione attualmente presa in esame non è conforme con le valutazioni sull'impatto ambientale. Tutto da rifare? Non proprio, perché la risposta al bando indetto dallo Stato per le grandi navi c'era già... solo che tutti se l'erano dimenticata.

Il Tar "boccia" il Governo e rispunta l'opzione alla bocca di porto di Venezia

"Purtroppo la politica veneziana non era d'accordo, la lobby portuale non era d'accordo e sono riusciti a bloccarlo".

Un colpo di scena, una sentenza rivoluzionaria, quella del Tar del Veneto, che rimette in pista il progetto Venis Cruise 2.0 per la crocieristica fuori dalla Laguna di Venezia. Cinque anni dopo uno dei suoi ideatori, Cesare De Piccoli del progetto Duferco, già viceministro dei Trasporti del Governo Prodi, analizza le fondamenta giuridiche di questa vittoria.

"Progettualmente ci sentivamo vincenti - ha continuato - e al tempo stesso vittime di un'ingiustizia. E' una vittoria morale, questa".

Nelle 44 pagine della sentenza i giudici bacchettano il Governo Draghi e i suoi ministri e le autorità portuali che hanno "dirottato" temporaneamente su Marghera le grandi navi e tagliato fuori il Duferco dal concorso di idee. Tutti gli interventi in zona industriale, scrivono i giudici, devono essere assoggettati alla valutazione di impatto ambientale.

"L'unico progetto - ha proseguito - Nonostante dieci anni di discussioni e diatribe, il nostro è l'unico a essere stato approvato dalla VIA".

I presupposti, dunque, per rivedere il futuro della crocieristica a Venezia ci sono. Anche perché il progetto Venis Cruise 2.0 è compatibile con il Mose. Ed è fuori dalla Laguna. Praticamente sarebbe già la risposta al concorso di idee bandito dal Governo Draghi... E quattro anni fa ci sarebbero voluti 28 mesi per realizzarlo, con un costo di circa 4 milioni.

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