Giro di vite contro i reati ambientali: arriva la Legge speciale per Venezia
"Chi delinque sappia che abbiamo strumenti per rivalerci dei costi sostenuti per le bonifiche".
“Il messaggio forte che vogliamo dare è che chi inquina deve pagare e la Regione ha gli strumenti per rivalersi dei costi sostenuti per le bonifiche dei siti inquinati a seguito di reati ambientali che interessano la Laguna e il suo bacino scolante. L’obiettivo è recuperare i soldi pubblici che sono stati investiti per le bonifiche, in stretta collaborazione con il Comando Regione Carabinieri Forestale Veneto”.
Giro di vite contro i reati ambientali: arriva la Legge speciale per Venezia
Così l’Assessore regionale allo sviluppo economico ha introdotto oggi la presentazione delle diverse attività in corso di esecuzione, da parte dei Carabinieri Forestali, programmate nell’ambito di una convenzione approvata in base ad una delibera di giunta a fine 2020, stipulata tra la Regione del Veneto e il Comando dell’Arma dei Carabinieri e finalizzata alla salvaguardia di Venezia, con particolare riferimento alla tutela ambientale e al disinquinamento del Bacino Scolante in Laguna di Venezia.
L’iniziativa ricade nell'ambito delle competenze regionali previste dalla Legge Speciale per Venezia per attività in corso di svolgimento nei territori delle province di Venezia, Padova, Treviso e Vicenza, che sono state illustrate dal Generale di Brigata Pierangelo Baratta, Comandante della Regione Carabinieri Forestale "Veneto", da Luca Marchesi, direttore dell'Area Tutela e Sicurezza del Territorio della Regione del Veneto e da Loris Tomiato, direttore generale di ARPAV.
“Stiamo parlando di attività realizzate in stretta collaborazione con ARPAV – ha sottolineato l’Assessore allo sviluppo economico del Veneto - che riguardano principalmente la bonifica di siti contaminati, con particolare riferimento alle azioni di rivalsa nei confronti dei soggetti responsabili dell’inquinamento, per consentire il recupero delle ingenti somme impiegate dalla Pubblica Amministrazione per gli interventi eseguiti in via sostitutiva. Ne sono un esempio i 12 milioni di euro destinati alla bonifica della ex-C&C di Pernumia (PD) o quelli destinati alla ex-Nuova Esa di Marcon (VE)”.
Sempre nell'ambito dei fondi di competenza regionale della Legge Speciale per Venezia, sono stati inoltre recentemente assegnati al Comune di Tezze sul Brenta (VI) € 6.000.000,00 per la messa in sicurezza e la bonifica del sito inquinato dell’insediamento industriale della “Ex Galvanica P.M.”, mentre ulteriori € 10.335.800,00 sono stati destinati ad interventi di bonifica di siti contaminati in alcuni comuni ricompresi nel Bacino Scolante nella Laguna di Venezia (Mogliano Veneto - TV, Salzano - VE, Piombino Dese – PD e Venezia).
Nell’ambito delle attività di monitoraggio ambientale, sempre nel contesto della Legge speciale per Venezia, è stata avviata una sinergia tra Carabinieri Forestali, Regione del Veneto e ARPAV per definire i tempi e le modalità operative più efficaci al fine di dare attuazione a specifiche azioni di verifica e controllo della qualità delle acque dei corpi idrici scolanti in Laguna di Venezia, ai sensi della Direttiva Quadro comunitaria sulle Acque, anche in relazione al monitoraggio delle microplastiche e degli inquinanti emergenti.
Esiste, poi, uno specifico programma di azioni di educazione ambientale rivolte alle scuole del Veneto che mette a frutto le specifiche competenze di ARPAV in ambito scientifico e le competenze naturalistiche e di contrasto ai reati ambientali che fanno parte del patrimonio dei Carabinieri Forestali.
Infine, nell’ambito dei siti della Rete ecologica europea “Natura 2000”, ricompresi nel territorio del Bacino Scolante e nella Laguna di Venezia, è stata avviata una fattiva collaborazione per lo svolgimento di attività di vigilanza e prevenzione, mirate a garantire la tutela della flora e della fauna (con particolare attenzione alle specie richiamate nelle Direttive europee “Habitat” 92/43/CEE e “Uccelli” 2009/147/CE), a favorire la conservazione di habitat di particolare rilevanza ambientale, come ad esempio le aree dunali, nonché a monitorare la diffusione di specie aliene invasive, promuovendone le azioni di contrasto.