Arte e cultura

Gallerie dell'Accademia di Venezia: un viaggio virtuale lungo il nuovo percorso della loggia palladiana

Riaperta al pubblico nell’aprile del 2021, dopo un restauro di due anni, la loggia ospita ora 50 opere d’arte, che raccontano un periodo importante dell’arte veneta e italiana

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317 metri quadrati di sale ripensate nel loro percorso espositivo, 554 mq di pareti riallestite, 50 opere riesposte o esposte per la prima volta: alcune veri e propri capolavori, altre provenienti dai depositi o restaurate ex novo.

Gallerie dell'Accademia di Venezia

È stato inaugurato ieri mattina, giovedì 16 marzo 2023, un inedito percorso espositivo alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, che amplia il panorama della pittura veneta del Cinquecento con l’apertura di sei nuove sale lungo la loggia palladiana, lo spazio realizzato su progetto di Andrea Palladio, nel 1560.

All’appuntamento, che è stato accompagnato dall’esibizione degli allievi di musica antica del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, hanno partecipato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro e l’assessore al Turismo Simone Venturini.

Inaugurato il nuovo percorso lungo la loggia palladiana

Riaperta al pubblico nell’aprile del 2021, dopo un restauro di due anni, la loggia ospita ora 50 opere d’arte, che raccontano un periodo importante dell’arte veneta e italiana, che va dai primi decenni del Cinquecento fino ai primi anni del Seicento.

“Dipinti che raccontano la storia di questa città – ha sottolineato il direttore delle Gallerie dell’Accademia Giulio Manieri Elia - con una connessione molto forte alla storia dell’arte di Venezia. Con questi nuovi ambienti concludiamo l’allestimento dell’intera sezione del Rinascimento.

Un ulteriore passo – ha aggiunto - nel completo ripensamento espositivo delle Gallerie, che abbiamo concluso al piano terra con il nuovo assetto delle opere dal ‘600 all’800. Quello che stiamo realizzando tra piano terra e primo piano è il quarto allestimento delle collezioni condotto con criteri scientifici, un passaggio cruciale nella storia di questa plurisecolare Istituzione”.

Cosa si può ammirare

  1. Nel corridoio della loggia trova spazio una lunga teoria di dipinti di Bonifacio de’ Pitati, artista veronese che nel corso del ‘500 diresse una delle più affermate botteghe veneziane del tempo.
  2. La prima sala che si affaccia sulla loggia è dedicata a Savoldo, Romanino, Moretto, protagonisti del Rinascimento tra Venezia, Bergamo e Brescia, ma anche al veneziano Lorenzo Lotto con il dipinto “Ritratto di giovane gentiluomo”.
  3. Per la prima volta nella storia delle Gallerie viene dedicato un intero spazio alla produzione di Jacopo Bassano e della sua bottega, nelle due sale successive, con opere come l’Ecce homo e il Riposo dalla Fuga in Egitto, mai esposti prima d’ora, o il Miracolo dell’acqua in prestito dal Castello Reale di Varsavia.
  4. Le ultime due sale del percorso (XV e XVI) offrono un’esemplificazione del panorama artistico lagunare di tardo Cinquecento e primo Seicento, dominato dalla rielaborazione della grande tradizione cinquecentesca di Tiziano, Veronese, Tintoretto, di cui si fanno principali interpreti Palma il Giovane e Padovanino.

“Un ringraziamento a nome di tutta la città per l’impegno che le Gallerie dell’Accademia continuano a dimostrare nello sviluppo di nuovi percorsi espositivi. Siamo molto orgogliosi di questa Istituzione culturale cittadina”. Nel portare i saluti del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, “che – ha sottolineato Brugnaro - sta seguendo con molta attenzione tutte le dinamiche veneziane e di questo gliene siamo grati”, il primo cittadino si è unito ai ringraziamenti verso tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questo traguardo, “dimostrazione di progetti effettivamente realizzati e non solamente annunciati”.

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Il progetto scientifico del percorso espositivo è stato curato da Roberta Battaglia e Giulio Manieri Elia, con la collaborazione di Michele Nicolaci.

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