Ex ospedale al Mare, le immagini della manifestazione contro la realizzazione di due resort
Due i presidi organizzati al Lido domenica.
In tanti ieri, domenica 16 maggio 2021, hanno preso parte al presidio organizzato da un nutrito gruppo di enti, per manifestare dissenso nei confronti del progetto che prevede la realizzazione, al posto dell'ex ospedale al Mare, di due resort.
Ex ospedale al Mare, le immagini della manifestazione contro la realizzazione di due resort
Tanti i temi affrontati nel corso della protesta di domenica che, occorre dirlo, si è svolta nel rispetto delle norme anti Covid: ma tutte le istanze portate avanti sono tenute insieme dalla stessa idea, quella di proporre per l'area una visione tesa al rispetto dell'ambiente.
"La pandemia di Covid ha sconvolto le nostre vite e fatto precipitare l'economia già precaria di questa città, perché basata sulla monocultura turistica. Nulla sarà come prima - hanno dichiarato i protagonisti - Venezia ha bisogno di un'economia e di un lavoro differenziati, di ripartirà dalla cittadinanza e dai suoi bisogni. Servizi di prossimità per gli anziani, politiche per i giovani. Smantellare un presidio sanitario per la costruzione di un resort è quanto di più lontano dalle nostre necessità".
Qui l'ipotesi progettuale prevista per l'area dell'ex ospedale.
Ecco chi ha aderito alla protesta
Amico albero, Comitato Ex Gasometri, Comitato Ex Umberto I, Collettivo Li.s.c., Ecoistituto Alex Langer, Italia Nostra Venezia, Lido d'amare, In diversity ODV, Movimento dei Consumatori, Partito comunista, Tutta la città insieme!, VeneziAmbiente, Laboratorio Morion, Comitato No Grandi Navi, Panchina Calda, Quartieri in movimento, Lavoro Ambiente Solidarietà (ass. Sindacale), Ambiente Venezia, movimento M48 e il Movimento 5 Stelle, con la senatrice Orietta Vanin.
L'ospedale ha le sue origini dall'Ospizio Marino nato a metà Ottocento come stabilimento balneare per bambini con patologie. Diventa, poi, Ospedale al Mare nel 1933 e nel tempo si amplia, si arricchisce di nuovi reparti e padiglioni. Nel 1975 viene inaugurato il monoblocco, ma è proprio in quel periodo, complici i primi tagli al settore sanitario, che inizia la progressiva contrazione del centro, in favore di altre strutture del territorio.
Nel mese di ottobre del 2003, gli ultimi ricoverati, vengono trasferiti. Il complesso copre un'area di oltre 40mila metri quadri e comprende un teatro e una chiesa. E' stato venduto prima dall'allora Asl al Comune e poi da questo a una società privata. Proprio nel 2020, poi, si è iniziato a parlare del futuro della zona: il destino immobiliare del compendio prevede la realizzazione di un albergo e di un resort. Tutto quanto viene ad oggi contestato dagli ambientalisti.
Foto dalla pagina AmbienteVenezia.