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Ex chiesa di Santa Marta, c'è l'accordo: accoglierà gli studenti dell'Accademia di Belle Arti

L’Accademia svolgerà le proprie attività didattiche afferenti a discipline teoriche e teorico-pratiche legate alla comunicazione dell’arte, alla multimedialità e alla progettazione, mentre l’Autorità portuale continuerà a disporre degli spazi della ex chiesa per 12 giorni all’anno per iniziative coerenti con le finalità dell’ente.

Ex chiesa di Santa Marta, c'è l'accordo: accoglierà gli studenti dell'Accademia di Belle Arti
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E’ stata siglata questa mattina la convenzione tra l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico settentrionale e l’Accademia delle Belle Arti di Venezia per il nuovo uso degli spazi dell’ex chiesa di Santa Marta, l’edificio del XIV secolo di proprietà dell’Autorità portuale che ora è a disposizione degli studenti dell’Accademia.

Ex chiesa di Santa Marta, c'è l'accordo: accoglierà gli studenti dell'Accademia di Belle Arti

Costruita nel quattordicesimo secolo su quella che era la spiaggia più occidentale della città lagunare, la chiesa di Santa Marta, conosce, in epoca moderna, prima la sconsacrazione e poi il degrado, arrivando ai primi anni del ventunesimo secolo quando, grazie a un’importante opera di ristrutturazione e riconversione, diventa sede di convegni ed esposizioni artistiche. Il restauro conservativo evidenzia le molte stratificazioni dovute al cambio di destinazione dell’edificio nel corso del tempo. All’interno della chiesa trova spazio un auditorium realizzato dall’architetto Vittorio De Feo e considerato uno dei più interessanti esempi di riconversione architettonica a Venezia.

Da oggi, dunque, l’ex edificio sacro annesso all’omonimo convento accoglierà gli studenti dell’Accademia che frequenteranno qui alcuni dei loro corsi di studio, grazie appunto alla convenzione siglata dal presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio, e dal presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Venezia, Michele Casarin, alla presenza dell’assessore comunale all’Università, Paola Mar e del direttore dell’Accademia, Riccardo Caldura.

“Mi sento di dire ‘grazie’ a tutti coloro che hanno reso possibile la stipula di questa convenzione – ha esordito l’assessore Mar – perché è la dimostrazione che alle parole seguono i fatti. Venerdì ha preso il via il progetto ‘Venezia città campus’ e oggi ne attuiamo già un primo significativo tassello. Questo è anche l’esempio di come una realtà di alta formazione a livello internazionale abbia trovato casa all’interno di uno spazio bellissimo: lavorare nel bello non può che produrre poi qualcosa di bello e credo che studiare qui sia davvero un privilegio. Grazie quindi a tutti gli studenti stranieri che scelgono Venezia quale luogo di studio e magari poi anche di vita”.

Con la sottoscrizione della convenzione, della durata di otto anni per un canone annuo di 30mila euro, l’Autorità portuale riconosce all’Accademia la possibilità di servirsi degli spazi dell’ex chiesa, attualmente fabbricato demaniale, allo scopo di sviluppare e condividere progetti e iniziative in linea con gli obiettivi di valorizzazione del patrimonio culturale marittimo-portuale, della dimensione internazionale di Venezia e di formazione dei giovani in materia di sviluppo inclusivo e sostenibile attraverso la cultura e il patrimonio artistico.

Si tratterà di eventi, concorsi, stage e tirocini, conferenze e incontri inerenti la programmazione didattica nonché la vocazione culturale dell’Istituzione, anche in vista della valorizzazione dell’edificio e del compendio portuale di riferimento. L’Accademia svolgerà le proprie attività didattiche afferenti a discipline teoriche e teorico-pratiche legate alla comunicazione dell’arte, alla multimedialità e alla progettazione, mentre l’Autorità portuale continuerà a disporre degli spazi della ex chiesa per 12 giorni all’anno per iniziative coerenti con le finalità dell’ente.

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