L'iniziativa

El Paron de Casa, le foto della consegna delle medaglie del progetto "Tocheton" (e la video anteprima di piazza San Marco LEGO®)

Il Patriarca Francesco Moraglia: "Non solo la bellezza offerta al mondo, Venezia deve mantenere la sua vocazione di città aperta alle famiglie".

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Venezia, 14 luglio 1902 il Campanile di San Marco cade su se stesso con enorme clamore mondiale. Ricostruito dopo 10 anni "dov'era, com'era" è il più importante simbolo di rinascita della città. Veneziani e veneti lo chiamano con affetto El Paron de Casa (il padrone di casa) ed è il nome del progetto avviato con Venezia 1600 dopo i ritrovamenti dei mattoni dell'antico Campanile che il mare restituisce al Lido di Venezia.

El Paron de Casa, le foto della consegna delle medaglie del progetto "Tocheton"

La costruzione del Paron de Casa ebbe inizio con Pietro Tribuno prima dell'anno 1000, poi Orso II Partecipazio e Pietro II Candiano consolidarono le fondazioni riciclando rovine greche, romane e bizantine. Continuarono Pietro Badoer, Pietro Orseolo e Tribuno Memmo. El Paron de Casa fu torre di vedetta e faro, di giorno con gli specchi e di notte con i fuochi. La merlatura arrivò con Domenico Selvo e il compimento con Domenico Morosini, cella e campane con Vitale Michiel II. La cuspide di legno e di rame dorato fu fatta e rifatta a causa di incendi e terremoti. Antonio Grimani concluse il Campanile di San Marco con l'angelo d'oro in segno di protezione di Venezia.

Nella storia del Campanile la posa della prima pietra avvenne il 25 aprile 1903 con la cazzuola dorata, attualmente esposta ai Musei Civici di Venezia, il cui manico è formato da un frammento di palo delle antiche fondazioni. Allora c’erano il Sindaco Filippo Grimani e il Patriarca di Venezia Giuseppe Sarto, eletto Papa quattro mesi dopo con il nome di Pio X. Tra le macerie fu ritrovato anche un bicchiere rinascimentale che il progetto El Paron de Casa ha interpretato e riprodotto nel Caligoto, il goto a forma di calice, ora esposto al Museo del Vetro di Murano.

LA SOPRINTENDENZA E IL BENE CULTURALE TOCHETON

Nel 120° anniversario del crollo del Campanile la Soprintendenza, grazie alla collaborazione con il comitato Lido Oro Benon, avvia un procedimento per la tutela del tocheton come bene culturale. Si tratta del più grande resto esistente conosciuto dell'originale Campanile di San Marco, circa 5 tonnellate. Fu recuperato da Salvatore Arbib ed è conservato a Venezia nel giardino privato di Palazzo Berlendis al sestiere Dorsoduro, tra il Rio Novo e Campo Santa Margherita.

Salvatore Arbib aveva partecipato alla raccolta fondi e donato una somma per la ricostruzione del nuovo Paron de Casa. A quel tempo il celebre esploratore e antiquario decise di portare nel suo giardino il grande pezzo del Campanile di San Marco dove, tra l'altro, si può vedere incastonato un capitello di epoca bizantina. Il tocheton potrebbe essere stato trasportato da San Marco fino al Rio dei Tre Ponti in considerazione del fatto che, a quel tempo, lo spazio verso ovest era ancora tutto aperto.

PNG foto particolare capitello bizantino nel TOCHETON Venezia, giardino Palazzo Berlendis
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PNG immagine Salvatore Arbib e il TOCHETON
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Al tocheton, il prossimo 14 luglio, si terrà un evento speciale con varie testimonianze e la consegna di riconoscimenti locali e internazionali.

MEDAGLIA DEL 120° CON IL FRAMMENTO DEL CAMPANILE

“Con il progetto El Paron de Casa – spiega il coordinatore Vittorio Baroni - è stata prodotta una medaglia mai realizzata prima d'ora raffigurante il Campanile con la bambina Gigeta nel 120° anniversario Campanile. Si tratta di un vero e proprio gioiello in argento, creato tra Venezia e Vicenza in 100 esemplari unici, numerati singolarmente, con incastonato un frammento del Campanile di San Marco crollato nel 1902”. Il frammento fa parte dei materiali del Campanile che il mare ha di recente restituito al Lido.

Alla realizzazione della medaglia d'argento hanno collaborato Vittorio Baroni, Nadia De Lazzari, Valerio Held, Flavio Marinello, Valentina Lombardi, Marco Brunetti, Giulio Smerghetto. Con le donazioni per la medaglia vengono raccolti fondi allo scopo di realizzare iniziative per l'Educazione Civica nelle scuole in favore della Sostenibilità e l'insegnamento della voga ai bambini.

Sulla medaglia è inciso il motto del progetto "il mare riceve, il mare restituisce" con incastonato un frammento del Campanile di San Marco per rievocare la storia del tochetin, il pezzettino della bambina Gigeta. “Go un tochetin de maton del campaniel” diceva Gigeta nel 1902 all'archeologo Giacomo Boni dopo aver gettato in mare, a 3 miglia del Lido di Venezia, il primo mattone dei resti del Paron de Casa. Gigeta era figlia di Angelo Alessandri, pittore veneziano stretto collaboratore di John Ruskin, famoso per aver scritto il trattato "Le pietre di Venezia". Ruskin era di casa alla Pensione Calcina in zona Zattere, struttura di proprietà della Famiglia Arbib che ci collega al tocheton.

LIBRO PER LE SCUOLE CON LA STORIA DEL PARON DE CASA

A Palazzo Ducale viene presentato in anteprima un capitolo del nuovo libro multimediale "Venezia è Favolosa", degli autori Vittorio Baroni, Nadia De Lazzari, Valerio Held e Maurizio Amendola, pensato per l'educazione civica nelle scuole in chiave sostenibilità Agenda 2030 e Decennio 2021-2030 delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile. La distribuzione avrà inizio in autunno.

Il testo comprende 18 inedite storie del Paron de Casa e 18 buone pratiche di sostenibilità dei veneziani fin dai tempi della Serenissima. Testi e immagini escono dal libro grazie ai QRCode che portano alla visione di 36 video narrati da Gigeta interpretata dalla piccola veneziana Sofia Meconi, 9 anni.

TOCHETON, IL PIÙ GRANDE PEZZO DEL CAMPANILE CROLLATO

Il più grande frammento esistente del Campanile San Marco crollato nel 1902 è conservato a Dorsoduro nel giardino di Palazzo Berlendis. Il reperto, venuto alla luce con il progetto El Paron de Casa, ha come protagonista Salvatore Arbib.

L'esploratore e antiquario, nato a Venezia e di famiglia ebrea tripolina, aveva casa con galleria, corte e giardino a Palazzo Berlendis. Il Bollettino N. 54 del 1914 dell'Associazione antichi studenti della Regia Scuola Superiore di Commercio di Venezia (l'attuale Ca' Foscari), scriveva così di Salvatore Arbib: “nel suo bel palazzo a S. Margherita circondato da ampio giardino, possiede una quantità di oggetti antichi e rari da lui pazientemente raccolti nei suoi numerosi viaggi africani e una importante collezione di autografi, fra cui notevolissimi quelli dei grandi viaggiatori italiani (come Gessi, Matteucci) dei quali fu cooperatore ed amico".

In più parti degli edifici in Corte Berlendis sono evidenti le tracce scolpite con le iniziali AS e il simbolo di famiglia. Le testimonianze storiche sono state tramandate alla signora Noemi Barbirato in Bognolo da Valeria Arbib in Coen, figlia di Salvatore, che abitava nel Palazzo Berlendis. Dopo la morte di Salvatore la proprietà venne divisa in parti. Il giardino diventò una florida piantagione di fagioli coltivata dal signor Berto, veniva appositamente da fuori Venezia per curarla. Pagava un affitto e poi vendeva i legumi ai veneziani. Salvatore aveva quattro figlie, Bianca Arbib sposata in Nunes Vais, la figlia maggiore, Matilde in Naum, Marcella in Vivante e Valeria in Coen.

Saputo del progetto El Paron de Casa diversi membri della Famiglia Arbib hanno fatto la loro prima visita al tocheton nell'Autunno 2021 con Jack Arbib e il figlio Ruben, Debbie Arbib e Walter Arbib. Al tocheton è stato dedicato il Capitolo 12 del libro multimediale libro "Venezia è Favolosa".

IL MARE RESTITUISCE IL CAMPANILE AL LIDO

Il progetto El Paron de Casa nasce a seguito dei nuovi ritrovamenti sulla spiaggia del Lido di Venezia. Le forti mareggiate di inizi gennaio 2021 avevano spinto Lido Oro Benon ad approfondire l’origine dei materiali arrivati in spiaggia tra la zona di San Nicolò e l’ex Ospedale al Mare. I lavori del MOSE hanno deviato le correnti del litorale smuovendo il fondale dove, nel 1902, furono gettate le macerie del Campanile di San Marco al largo del Lido. Mareggiate e nuovi vortici d’acqua generati dalla lunata fronte diga di San Nicoletto, riportano in spiaggia il tesoro storico affettivo del Paron de Casa che ammonta a oltre 1.200.000 mattoni.

Per l'attività di Public History e Archaeology hanno cooperato funzionari archeologi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, docenti di Ca’ Foscari di Storia Romana e Topografia Antica, accompagnati da studenti e dottorandi di Archeologia e Scienze e Conservazione e Tecnologie per la conservazione dei Beni Culturali. Fino ad oggi sono stati analizzati, valutati, fotografati, misurati e catalogati centinaia di oggetti che l’Adriatico ha riportato a riva sulla spiaggia del Lido di Venezia. La zona era crocevia di intensi traffici marittimi della Serenissima e, prima ancora, dell’Impero Romano che aveva base lagunare ad Altino.

SCUOLE E INGEGNERI HA RICOSTRUITO 9 CAMPANILI

Sono saluti a a 5.369 i partecipanti registrati che hanno votato i campanili in miniatura alti 180 cm. Le opere sono state realizzate dalle scuole assieme ai mosaici creati con pezzettini del Paron de Casa crollato nel 1902 su preziosi tessuti veneziani Rubelli. Il concorso like & love vede impegnate 9 scuole del territorio assieme a 9 ingegneri e terminerà il 15 settembre a mezzogiorno. Il progetto ha messo assieme oltre 200 bambini di classi quarta elementare delle scuole del centro storico, isole e terraferma: Istituto Comprensivo Dante Alighieri Scuola Renier Michiel, Istituto Cavanis di Venezia, Istituto San Giuseppe del Caburlotto, Istituto Comprensivo Ugo Foscolo Scuola Di Cocco Burano e Scuola Vivarini di S. Erasmo, Istituto Comprensivo Scuola Filippo Grimani di Marghera, Istituto Comprensivo Scuola Francesco Querini di Mestre, Istituto Comprensivo Scuola Cristoforo Colombo di Chirignago, Istituto Comprensivo Ilaria Alpi Scuola Collodi di Favaro. Tutte le scuole hanno partecipato alla caccia al tesoro del Campanile di San Marco svoltasi al Lido di Venezia l'11 aprile e alla festa che si è tenuta in Piazza San Marco il 26 maggio con laboratori e salite al Paron de Casa.

PREMIO SOSTENIBILITÀ ALLE SCUOLE - ITALIAN PORT DAYS

Tutti i 200 alunni coinvolti nel progetto El Paron de Casa riceveranno un Premio intitolato alla Sostenibilità che segue il filo conduttore dell’intero progetto. Come già annunciato in occasione dell’evento in Piazza San Marco lo scorso 26 maggio, il Premio – un tour guidato in barca alle infrastrutture portuali venete – verrà offerto dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, partner attivo del progetto. I tour verranno organizzati in una o due mattinate nel corso della settimana 10 – 14 ottobre 2022, in occasione degli Italian Port Days.

PARTNERSHIP DEL PROGETTO EL PARON DE CASA

Il progetto fa parte del programma Venezia 1600 del Comune di Venezia e gode del patrocinio e la collaborazione della Procuratoria di San Marco, Ordine Ingegneri Venezia, Confindustria Venezia. Concept e coordinamento progetto di Vittorio Baroni, testi della giornalista Nadia de Lazzari, illustrazioni dei disegnatori Valerio Held e Maurizio Amedola. Attività operative in convenzione tra Lido Oro Benon, Università Ca’ Foscari Venezia – Dipartimento Studi Umanistici, Ministero della Cultura – Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e la Laguna. Istituto Comprensivo Dante Alighieri Scuola Renier Michiel Venezia, Istituto Cavanis Venezia, Istituto Caburlotto Venezia, Istituto Comprensivo Ugo Foscolo Scuola Di Cocco Burano e Scuola Vivarini S. Erasmo, Istituto Comprensivo Filippo Grimani Scuola Grimani Marghera, Istituto Comprensivo Francesco Querini Scuola Querini Mestre, Istituto Comprensivo Cristoforo Colombo Scuola Colombo Chirignago, Istituto Comprensivo Ilaria Alpi Scuola Collodi Favaro. Partner Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Guardia Costiera – Direzione Marittima del Veneto, Famiglia Arbib, APV Investimenti, Gruppo AVM ACTV e VELA, MUVE Fondazione Musei Civici Venezia, Fondazione Archivio Vittorio Cini, Istituto Marinelli Fonte Engim Veneto, Consorzio Maestri Calzaturieri del Brenta, A.S.D. Gloria Rogliani. EDISON main sponsor per la Sostenibilità con il supporto di Meneghetti l’Orafo di Venezia, Istituti Vicenza Formazione, Milady Pasticceria Marghera, Mitilla la cozza di Pellestrina, Rubelli, Caffè Florian, Pachuca beach club, Alì supermercati, Muffato marmi e graniti, Ferro Toso Murano, Operatori San Giuliano, Longo Trasporti, Lavanda del Brenta, Corte della Pelle, Veneziana Motoscafi, DolceVita Lido, Laguna FLA Group, Casa Vinicola Canella, Sartori Group, Gatto Restauri, Venezia360, KaraliveDance, Consorzio Sviluppo Venezia.

Tutte le foto delle premiazioni

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