Tutto pronto

Domani a Venezia la visita di Papa Francesco, ma anche i fedeli dovranno pagare il Contributo d'Accesso

La sperimentazione del ticket d'ingresso proseguirà anche durante la visita del Pontefice di domenica 28 aprile 2024. Zaia: "La sua visita nel Veneto ci onora e ci riempie di gioia"

Domani a Venezia la visita di Papa Francesco, ma anche i fedeli dovranno pagare il Contributo d'Accesso
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Mentre a Venezia prosegue la sperimentazione del ticket d'accesso, la città si prepara ad accogliere Papa Francesco, che domani 28 aprile 2024 sarà in visita al Padiglione del Vaticano in Biennale e poi celebrerà la Santa Messa in piazza San Marco.

Tutto pronto per la visita di Papa Francesco

Tutto pronto per la visita di Papa Francesco a Venezia domani 28 aprile 2024. La città aspetta con ansia il Santo Padre, ma nella quarta giornata del ticket d'accesso solo chi avrà pagato il contributo potrà accedere alla Città Antica e solo chi è autorizzato potrà entrare a San Marco per la Santa Messa.

La visita del Pontefice inizierà alle 8 di domani al Padiglione della Biennale della Città del Vaticano, allestito nel carcere femminile della Giudecca. Successivamente il Papa si recherà alla Salute per un incontro con i giovani delle parrocchie e infine celebrerà la Messa in piazza San Marco, dove nonostante l'acqua alta abbia creato alcuni disagi negli scorsi giorni è stato allestito il palco.

Il Governatore del Veneto, Luca Zaia ha salutato così l'arrivo del Santo Padre:

“Sono certo di rappresentare i sentimenti di tutti i Veneti nel dare il benvenuto nella nostra regione, a Venezia, a Papa Francesco. La sua visita nel Veneto ci onora e ci riempie di gioia, assumendo un valore che va ben oltre l’aspetto religioso che pure rimane fondamentale perché chi vive in questa terra, anche se non credente o di altra fede, non può non cogliere il valore di una storia e di una cultura millenaria legata al Cristianesimo da cui derivano la nostra identità, il nostro senso di solidarietà e la nostra forza di comunità. Così come anche il laico riconosce la statura della personalità del Pontefice e trova spunti di profonda riflessione in ogni suo appello. Per questo lo accogliamo a braccia aperte”.

Prosegue il Presidente: “Quando Sua Santità sarà in Piazza San Marco avrà davanti a sé numerosissimi veneti accorsi per incontrarlo. Sono i rappresentanti degli oltre 4 milioni di persone che vivono in questa regione, diventata negli ultimi decenni uno dei primi distretti produttivi d’Europa e del Mondo. Una terra che ha conosciuto il dramma dell’emigrazione con la diaspora di intere famiglie ma che si è conquistata un benessere diffuso con il duro lavoro, la forza di volontà, in una visione di collaborazione e di progresso.

Caratteristiche ereditate da una società rurale e povera ma che si contraddistingueva per carità, semplicità, laboriosità, impegno e attenzione verso il prossimo come hanno testimoniato universalmente i suoi predecessori, tutti di origine contadina, che nel secolo scorso sono usciti dal Patriarcato che si affaccia sulla piazza per essere eletti alla cattedra di San Pietro: Pio X, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo I, tutti e tre saliti agli onori degli altari. Siamo figli di quella tradizione, quella del ‘prendersi cura’ come conferma l’alto numero di Veneti, almeno 1 ogni 5, impegnati nel sociale, svolgendo in prima persona attività di volontariato”.

Dall’Evangelista Marco abbiamo ereditato il simbolo del Leone Alato che qui a Venezia ha la sua più alta espressione e di cui è disseminato tutto il Veneto – conclude il Presidente della Regione -. Quel simbolo contiene un messaggio: ‘Pax Tibi’. Secondo la tradizione, è stato il saluto alle spoglie del Santo giunte in questa terra, ma da sempre è anche un auspicio di Pace. Quella pace che Papa Francesco, in questi anni, non ha mai smesso di difendere e invocare e di cui il mondo, oggi più che mai, dimostra di avere tanto bisogno. Un appello che sono certo farà suo anche domenica, sostenuto dalla volontà e dalle speranze di pace di noi Veneti”.

Prosegue la sperimentazione del Contributo d'accesso

Intanto prosegue la sperimentazione del contributo d'accesso fino a domenica 5 maggio 2024. Dopo una prima giornata con solo 15mila paganti nonostante i 113mila registrati, la seconda giornata ha segnato numeri positivi.

Ieri 26 aprile 2024, infatti, i visitatori giornalieri che hanno dovuto pagare il ticket sono stati 23.600. Tra gli esenti: oltre 51.600 ospiti in strutture ricettive, perché pagano già la tassa di soggiorno.

I controlli ai varchi

In calo, nel numero complessivo rispetto al 25 aprile 2024 i registrati residenti in Veneto, da 16.800 a 12.800. Stabili, in quanto sono condizioni permanenti e quindi hanno un voucher fino al 14 luglio, il numero degli studenti (13.000), dei lavoratori (20.500) e dei proprietari di immobili che pagano l’IMU o i titolari di contratti di locazione (6.400) che non hanno spostato la residenza nella Città antica. I controlli svolti hanno verificato in totale oltre 16.400 QR-code.

Il contributo d'accesso resta in vigore anche per domani 28 aprile 2024, anche i fedeli che vorranno entrare a Venezia per la visita del Santo Padre dovranno aver pagato il ticket.

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