L'iniziativa

Da Canal San Bovo a Venezia: la marcia pacifica contro il progetto della diga sul torrente Vanoi

L'obiettivo è arrivare il prossimo 6 novembre in laguna assieme alle 12mila firme raccolte tra i cittadini contrari all'opera

Da Canal San Bovo a Venezia: la marcia pacifica contro il progetto della diga sul torrente Vanoi
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Sono partiti il 30 ottobre 2024 da Canale San Bovo e il 6 novembre prossimo giungeranno a Venezia per consegnare al Presidente della Regione, Luca Zaia, le firme raccolte lungo il cammino. 12 mila "no" al progetto della Diga del Vanoi che spaventa.

A Venezia la marcia contro il progetto della diga sul torrente Vanoi

Cittadini, studiosi, esperti e artisti seguiranno il corso dei torrenti Vanoi e Cismon e del fiume Brenta, in cammino per consegnare in Regione le firme raccolte.

Nasce così, per dire no alla diga sul Vanoi – un invaso da 20 milioni di metri cubi d’acqua la cui realizzazione è prevista in Val Cortella, una delle ultime valli ancora selvagge e incontaminate dell’arco alpino – “In cammino per l’acqua”.

L’iniziativa dal 30 ottobre al 6 novembre vedrà una carovana di camminatori percorrere a piedi quasi 200 km, dalla Val Cortella a Venezia, dove le quasi 10mila firme raccolte in questi mesi contro il progetto promosso dal Consorzio di bonifica Brenta verranno consegnate nella sede della Regione Veneto.

La marcia, lanciata in occasione della manifestazione dello scorso 5 ottobre a Lamon, riprende l’itinerario del percorso “Il fiume di legno” – riproposto in anni recenti da Angelo Orsingher e dall’Ecomuseo del Vanoi per riscoprire l’antica via della fluitazione del legname dal Vanoi a Venezia – arricchendolo di nuovi contributi grazie anche alla collaborazione con EQuiStiamo che da più di 10 anni realizza cammini critici e si occupa di tutela, riscoperta e valorizzazione dei corsi d’acqua.

Le tappe

  • Mercoledì 30 ottobre. Prima tappa, da Canal San Bovo a Lamon, alla scoperta della Val Cortella, passando per Pian De Mottes (punto dove è stata prevista la costruzione della Diga da venti milioni di metri cubi d’acqua).
  • Giovedì 31 ottobre. Seconda tappa da Lamon a Cismon, passando per il comune di Fonzaso che, in caso di incidente o crollo della diga, verrebbe raso al suolo dall’onda d’acqua come accadde a Longarone.
  • Venerdì 1 novembre. Terza tappa, in Canale di Brenta, da Cismon a Bassano del Grappa. Il percorso è previsto sulla destra idrografica passando per Valstagna e Campese.
  • Sabato 2 novembre. Quarta tappa, da Bassano a San Pietro in Gu, curata dal Comitato per le Risorgive di Bressanvido per approfondire alcuni aspetti legati alla falda acquifera e all’utilizzo delle acque a scopo irriguo.
  • Domenica 3 novembre. Quinta tappa, da San Pietro in Gù a Piazzola sul Brenta. 
  • Lunedì 4 novembre. Sesta tappa, da Piazzola sul Brenta, lungo l’argine della Brenta, con arrivo a Padova dove sono previsti un itinerario urbano legato al tema dell’acqua e un incontro con esperti accademici.
  • Martedì 5 novembre. Settima tappa, da Padova a Dolo, partendo dall’incontro con associazioni e realtà che stanno promuovendo un ritorno alla fruizione dei fiumi e la proposta di un parco fluviale.
  • Mercoledì 6 novembre. Ottava tappa, da Dolo a Venezia. L’ultimo tratto di cammino condurrà nella sede della Regione Veneto, dove verranno consegnate le firme raccolte e si chiederà che una delegazione di camminatori venga accolta dal Presidente Luca Zaia.
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