Cresce la speranza per la liberazione di Zennaro: la controparte non si presenta in aula
L'imprenditore veneziano Marco Zennaro si trova in Sudan da più di sei mesi per una presunta truffa ai danni di un miliziano locale. Ma sembra che la controparte abbia perso interesse nella causa. E questo è un buon segnale...

Si continua a sperare nella liberazione del nostro connazionale Marco Zennaro, l'imprenditore 46enne veneziano bloccato in Sudan da oltre sei mesi.
Cresce la speranza per la liberazione di Zennaro: la controparte non si presenta in aula
Un piccolo segnale, un barlume di speranza, nella controversa vicenda che vede coinvolto l'imprenditore veneziano Marco Zennaro, bloccato in Sudan da oltre sei mesi per una presunta frode ai danni di un miliziano locale: Zennaro, infatti, si è presentato davanti ai giudici dell'udienza civile nel Tribunale della Capitale, Khartum, per ribadire la propria versione dei fatti.
Ma la controparte non si è presentata in aula. E si spera che questo sia un segnale, che il miliziano, insomma, abbia perso interesse a ottenere il risarcimento chiesto. Se non dovessero emergere ulteriori elementi da parte dell'accusa nel corso della prossima udienza fissata lunedì prossimo, il giudice potrebbe anche decidere di procedere con la sentenza.
I famigliari e gli amici, ovviamente, sperano che il 46enne venga scagionato da tutte le accuse, anche in funzione dell'assoluzione già ottenuta in sede penale.
Qui di seguito tutto lo storico della vicenda.