Caro gasolio, i pescatori di Chioggia rimettono le licenze nelle mani del sindaco
Si rischia la paralisi di un intero comparto...
La situazione è evidentemente insostenibile. Al punto che i pescatori di Chioggia hanno deciso di compiere un gesto simbolico dal grande impatto mediatico: rimetteranno le loro licenze di pesca nelle mani del sindaco Mauro Armelao. In segno di protesta contro il caro gasolio che sta colpendo severamente il settore.
Caro gasolio, i pescatori di Chioggia rimettono le licenze nelle mani del sindaco
La situazione è molto tesa. Il caro gasolio, infatti, rischia di far scomparire l'intero settore della pesca. Un comparto che a Chioggia dà lavoro a migliaia di famiglie. Per questo motivo il primo cittadino Mauro Armelao, sollecitato dalle proteste dei pescatori (che hanno rimesso le licenze nelle sue mani) ha accettato di incontrare i referenti del settore giovedì 10 marzo. L'incontro sarà l'occasione per il sindaco di accogliere le istanze dei lavoratori e degli imprenditori, per poi veicolare le difficoltà verso il Governo.
La settimana appena trascorsa è stata tra le più difficili del recente periodo. Armatori e pescatori si sono fermati in tutta Italia a causa dell'aumento del prezzo del carburante. Ma la situazione non sembra avere una soluzione rapida. Ed è per questo che si sta tentando la via diplomatica attraverso le istituzioni. Il Governatore Zaia, da parte sua, si è detto detto disponibile a portare avanti l'istanza firmata dai referenti del settore (e dal sindaco di Chioggia).
La Regione si farà, in sostanza, interprete a livello di conferenza delle regioni, ma il match point spetta comunque al Governo. Da lì dovrà partire un segnale concreto per evitare la paralisi del Paese. La paura, quindi, è quella di passare da un lockdown sanitario e uno economico.