Biennale Arte 2024, presentata la sessantesima edizione: "Stranieri ovunque"
La 60^ Esposizione Internazionale d’Arte, curata da Adriano Pedrosa, si terrà dal 20 aprile al 24 novembre 2024
Mercoledì 31 gennaio 2024, il Presidente della Biennale di Venezia, Roberto Cicutto, e il Curatore della 60esima Esposizione Internazionale d’Arte, Adriano Pedrosa, hanno annunciato il titolo e il tema della Biennale Arte 2024: "Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere".
Biennale Arte: dal 20 aprile al 24 novembre 2024
La 60^ Esposizione Internazionale d’Arte, che si terrà dal 20 aprile al 24 novembre 2024 (con pre-apertura il 17, 18 e 19 aprile) presso i Giardini, l’Arsenale e in vari altri luoghi di Venezia, sarà intitolata "Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere".
Il titolo deriva da una serie di opere realizzate a partire dal 2004 dal collettivo Claire Fontaine, originario di Parigi e con base a Palermo.
Queste opere sono costituite da sculture al neon di vari colori che riportano la frase "Stranieri Ovunque" in diverse lingue. Tale espressione è stata a sua volta ispirata dal nome di un collettivo torinese che negli anni 2000 si batteva contro il razzismo e la xenofobia in Italia.
Questa 60^ edizione sarà l'ultima con presidente Roberto Cicutto ed è curata da Adriano Pedrosa, curatore brasiliano e direttore del MASP. Ed è stato proprio Pedrosa a spiegare la scelta del tema e del titolo.
"Il contesto in cui si colloca l’opera è un mondo pieno di crisi multiformi che riguardano il movimento e l’esistenza delle persone all’interno di Paesi, nazioni, territori e confini e che riflettono i rischi e le insidie che si celano all’interno della lingua, delle sue possibili traduzioni e della nazionalità, esprimendo differenze e disparità condizionate dall’identità, dalla cittadinanza, dalla razza, dal genere, dalla sessualità, dalla libertà e dalla ricchezza.
In questo panorama, l’espressione Stranieri Ovunque ha (almeno) un duplice significato. Innanzitutto vuole intendere che ovunque si vada e ovunque ci si trovi si incontreranno sempre degli stranieri: sono/siamo dappertutto. In secondo luogo, che a prescindere dalla propria ubicazione, nel profondo si è sempre veramente stranieri".
Pedrosa ha inoltre dichiarato che la Biennale Arte 2024 si concentrerà su artisti che sono essi stessi stranieri, immigrati, espatriati, diasporici, émigrés, esiliati e rifugiati, con particolare attenzione a coloro che si sono spostati tra il Sud e il Nord del mondo.
"La stessa Biennale Arte, in quanto evento internazionale con numerose partecipazioni ufficiali da parte di diversi Paesi – conclude Pedrosa - ha sempre rappresentato una piattaforma per mettere in mostra opere di stranieri provenienti da tutto il mondo. Così, la Biennale Arte 2024 sarà una celebrazione dello straniero, del lontano, dell’outsider, del queer e dell’indigeno. Speriamo di accoglierli tutti a Venezia nel 2024".
L'ultima edizione del Presidente Roberto Cicutto
La Biennale Arte 2024 sarà l'ultima edizione con Presidente Roberto Cicutto. Cicutto durante la presentazione ha sottolineato la necessità di cambiare il punto di vista attraverso il quale si narra l'arte contemporanea, fondamentale per un'istituzione di rilievo internazionale come la Biennale di Venezia.
Questo cambiamento, ha ribadito Cicutto, non riguarda solo un punto di vista estetico, ma anche geografico, come quando nel cinema si riprende la stessa scena in controcampo.
"Questa è la 60esima edizione dell’Esposizione Internazionale d’Arte Contemporanea nell’arco di 128 anni dalla prima, e non c’era mai stata una curatrice o un curatore proveniente da un paese dell’America Latina.
La partecipazione di artiste e artisti sudamericani alla Biennale è sempre stata nutrita. Ma diverso è quando a invitare è un curatore che ha radici nella stessa cultura e ha sviluppato nel corso degli anni uno sguardo globale. La sua ricerca è anche focalizzata su artiste e artisti che, pur provenienti da culture e mondi diversi, hanno saputo mantenere sentimenti, caratteri ed esperienze della loro cultura d’origine ovunque si trovino".
La Mostra Internazionale
La mostra si svilupperà tra il Padiglione Centrale ai Giardini e l’Arsenale, divisi in due nuclei principali: il Nucleo Contemporaneo e il Nucleo Storico.
La Biennale Arte 2024 ha adottato come principio guida il privilegio di artisti che non hanno mai partecipato all’Esposizione Internazionale, anche se alcuni di loro potrebbero aver già esposto in un Padiglione Nazionale, in un Evento Collaterale o in una precedente edizione della Esposizione Internazionale. Sarà data particolare attenzione ai progetti all’aperto, sia all’Arsenale che ai Giardini, e a un programma di performance durante i giorni di pre-apertura e nell’ultimo fine settimana della 60ª Esposizione.
La mostra sarà accompagnata da 90 Partecipazioni Nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Quattro Paesi partecipano per la prima volta alla Biennale Arte: la Repubblica del Benin, l'Etiopia, la Repubblica Democratica di Timor Leste e la Repubblica Unita della Tanzania. Inoltre, il Nicaragua, la Repubblica di Panama e il Senegal partecipano per la prima volta con un proprio padiglione.
Il Padiglione Italia, situato alle Tese delle Vergini nell'Arsenale, è sostenuto e promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Curato da Luca Cerizza, presenta il progetto "Due qui / To hear" dell'artista Massimo Bartolini, che include contributi appositamente ideati da musicisti e scrittori.
Il Padiglione della Santa Sede, promosso dal Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede, Cardinale José Tolentino de Mendonça, avrà luogo quest’anno nella Casa di reclusione femminile di Venezia alla Giudecca. La mostra, intitolata "Con i miei occhi", è curata da Chiara Parisi e Bruno Racine.
Infine, il Comune di Venezia partecipa con un proprio Padiglione, il Padiglione Venezia, situato ai Giardini di Sant’Elena.