Richiamo alimentare

Batterio della listeria nel provolone prodotto a Noventa di Piave

Non consumare il prodotto e riportarlo al punto vendita in cui è stato acquistato

Batterio della listeria nel provolone prodotto a Noventa di Piave
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Presenza di listeria monocytogenes nel provolone. Un batterio, dunque, potenzialmente pericoloso, all’interno di un prodotto in vendita sugli scaffali di alcuni punti vendita.

Batterio della listeria nel provolone prodotto a Noventa di Piave

E’ stato il ministero della Salute a emettere il preoccupante bollettino ieri, venerdì 10 novembre 2023, destinato a far prendere coscienza sulla pericolosità del lotto in questione.

Stiamo parlando del Provolone Valpadana Dop dolce a marchio Vale, commercializzato dalla Selex Spa di via Colombo 51 a Trezzano sul Naviglio, in provincia di Milano, ma prodotto dalla società Alimenta Spa con sede in via Canova a Noventa di Piave.

Nel richiamo alimentare di ieri si legge che nel lotto di produzione 2196987, nello specifico, è stata riscontrata la presenza del batterio che provoca la listeria.

L’infezione da listeria, anche detta listeriosi, è causata da Listeria monocytogenes. Questo batterio si trova comunemente nel terreno e nell’acqua e può quindi facilmente contaminare ortaggi e verdure. Molti animali possono venire infettati dal batterio senza dimostrare sintomi apparenti.

Che cos’è l’infezione da listeria?

Il batterio Listeria monocytogenes si può rilevare in un’ampia varietà di cibi crudi, come carni non ben cotte e verdure crude, prodotti lattiero-caseari preparati con latte non pastorizzato. Come per la maggior parte dei batteri, questo non sopravvive a processi di pastorizzazione e cottura. L’infezione può manifestarsi sotto due forme principali:

  • la gastroenterite; si manifesta dopo un tempo breve dall’ingestione di cibo contaminato; l’incubazione media è di 24 ore;
  • la forma invasiva, detta anche “sistemica“, si può manifestare come meningite, meningoencefalite e sepsi. In questo secondo caso tra l’ingestione del cibo contaminato e la manifestazione dei sintomi trascorrono in media una decina di giorni fino ad arrivare anche ad un mese. I soggetti più a rischio sono le persone con compromissione del sistema immunitario: come i pazienti oncologici, i pazienti diabetici, i pazienti con infezione da HIV, le persone anziane e i neonati. Particolarmente a rischio risultano le donne in gravidanza: l’infezione da Listeria può infatti causare aborto spontaneo, parto prematuro, morte in utero o infezione del feto.

Il consiglio è quello di non consumare assolutamente il prodotto e di restituirlo quanto prima al punto vendita in cui è stato acquistato.

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