A Venezia

Basta Dittature: manifestazione di solidarietà con il popolo cubano a Venezia

Il grido dei giovani cubani riecheggia per il piazzale della stazione contro l'oppressione dell'attuale governo di Cuba. Anche alcuni attivisti venezuelani hanno preso parte alla manifestazione, portando avanti anche la causa contro il governo di Caracas

Basta Dittature: manifestazione di solidarietà con il popolo cubano a Venezia
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Nel pomeriggio di domenica, 7 aprile 2024, nel piazzale della stazione ferroviaria di Venezia - Santa Lucia si è tenuta una manifestazione di solidarietà con il popolo cubano, alla quale diversi attivisti hanno espresso una profonda rabbia contro il governo attualmente in carica.

Patria, Vida y Libertad per Cuba

"Non date soldi a Cuba, non portateli con il turismo internazionale, sulle spiagge del 'mohito' e del 'cuba libre', o degli alberghi di lusso con escort da copertina, il 'Panama' ed un 'Havana'"

Queste sono state le parole Nayle González, attivista organizzatrice della manifestazione tenutasi la scorsa domenica nel piazzale della stazione Santa Lucia di Venezia.

"Quella non è Cuba. La nostra Cuba è malnutrita, mal curata, ridotta alla miseria da un sistema dittatoriale che perpetua sé stesso, dietro uno stereotipo che fa di Cuba quella terra fascinosa che, invece, non è".

Parole forti quelle di González, con l'intento di sensibilizzare la reale situazione cubana a livello internazionale.

Il supporto di altri attivisti

A dare manforte alle voci dei giovani cubani è stato il gruppo della "Casa Italo Venezuelana" nel Veneto, capeggiato da Elizabeth Contreras, un movimento nato per dimostrare contro l'oppressione portata avanti dall'attuale governo venezuelano, e insieme al movimento "Mondo con VZLA", porta avanti l'invito di alzare la voce contro l'ostruzionismo elettorale e le violazioni dei diritti umani.

La bandiera venezuelana sostenuta da due simpatizzanti

Oltre al supporto di alcuni rappresentanti della popolazione venezuelana, anche uno spettatore italiano ha voluto mostrare il proprio supporto, scusandosi per l'eventuale indifferenza da parte dell'Italia, per le problematiche provenienti da queste realtà così distanti:

"Anche l'Italia, però, non sta vivendo un periodo socialmente felice, a causa di problemi di lavoro, cattiva sanità, e aumento della ricchezza di pochi ed allargamento della fascia di povertà".

Infine, la manifestazione si è conclusa con un augurio, che si possa sentire un grido di protesta ancora più forte, contro l'oppressione a Cuba e in Venezuela.

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