Bassa marea a Venezia: le immagini dei canali in secca fanno il giro del mondo
Tra gennaio e febbraio il fenomeno non è "anormale"... Però è strano che duri così tanto tempo
Le immagini dei canali in secca fanno davvero un certo effetto. E di certo questa situazione provoca un impatto notevole sulla cittadinanza e sui commercianti... E' il segnale del cambiamento climatico che sta colpendo anche la Laguna?
Bassa marea a Venezia: le immagini dei canali in secca fanno il giro del mondo
Canali letteralmente prosciugati, ridotti a vicoli ricoperti di fango. Natanti, gondole e motoscafi, fermi, ormeggiati. In secca. Quella che si è mostrata agli occhi dei turisti (tanti, tantissimi, si parla solo nell'ultimo weekend di Carnevale di 100mila visitatori), è stata una Venezia decisamente insolita, lasciatecelo dire.
Una bassa marea eccezionale quella che si è registrata, che ha toccato picchi di meno 65 centimetri sul medio mare. Un fenomeno, dicono gli esperti, tipico a cavallo dei mesi di gennaio e febbraio, ma non per un periodo di tempo così lungo. Erano almeno una quindicina d'anni che non succedeva per più di due settimane. La bassa marea, però, non è da collegare direttamente alla siccità: secondo il centro maree, infatti, il mancato apporto d'acqua non c'entra con la bassa marea.
Dipende, invece, con il vasto anticiclone che ha "coperto" gran parte dell'Europa. E le conseguenze di tale "fenomeno", in una città che dipende sostanzialmente dal trasporto via acqua, non mancano. I disagi sono molti. In primis per le idro ambulanze. E poi per le Forze dell'ordine, che in alcuni casi si sono trovate a dover ripiegare usando altre metodologie di controllo del territorio. Per non parlare poi delle gondole, vera e propria attrattiva per i turisti, così come per i taxi.