Angelika Hutter è "capace di intendere e di volere", lo dimostra la perizia psichiatrica
Depositata la perizia psichiatrica. Senza ammissioni la 32enne tedesca rischia dai 2 ai 7 anni di carcere invece che una pena da minimo 21 all’ergastolo
E' stata depositata la perizia psichiatrica che ha dimostrato la capacità di intendere e di volere di Angelika Hutter, che lo scorso 6 luglio 2023 ha investito un'intera famigliola a Santo Stefano di Cadore (Belluno, Veneto), uccidendo sul colpo Mattia Antoniello, di soli 2 anni, che si trovava nel passeggino, il papà Marco Antoniello di 48 anni e la nonna Maria Grazia Zuin di 65 anni.
La perizia psichiatrica inchioda Angelika Hutter
La psichiatra Anna Palleschi, consulente della Procura di Belluno, ha depositato la sua perizia: trenta pagine coperte da segreto istruttorio. Ma nella sostanza, gli incontri nel carcere della Giudecca a Venezia avrebbero escluso patologie psichiatriche o disturbi della personalità per Angelika Hutter, la girovaga tedesca senza fissa dimora che, lo ricorderete, il 6 luglio 2023 ha investito un'intera famigliola a Santo Stefano di Cadore (Belluno, Veneto), uccidendo sul colpo Mattia Antoniello, di soli 2 anni, che si trovava nel passeggino, il papà Marco Antoniello di 48 anni e la nonna Maria Grazia Zuin di 65 anni, e risparmiando miracolosamente la mamma Elena Potente, il nonno Lucio Potente e un altro figlio che si trovava su una biciclettina.
Perché l'omicidio stradale e non l'omicidio volontario?
Il pubblico ministero Simone Marcon potrebbe a questo punto chiedere che la 32enne bavarese vada a processo al Tribunale monocratico di Belluno per omicidio stradale plurimo. Se invece la Hutter confessasse d'aver agito volontariamente, scatterebbe l’omicidio plurimo volontario e il procedimento si terrebbe davanti alla Corte d’Assise.
Una differenza non da poco, considerando che per l’omicidio stradale (colposo) la pena varia dai 2 ai 7 anni (articolo 589 bis del Codice penale), al netto di possibili aggravanti, mentre per l’omicidio volontario (articolo 575 del Codice penale) la pena arriva fino all’ergastolo, ma comunque parte da non meno di 21 anni di carcere (salvo attenuanti, come ad esempio in caso di rito abbreviato).
Che il silenzio sia una scelta consapevole sarebbe certo, per la consulente psichiatrica che ha escluso l’incapacità di intendere e volere. Che sia consapevole anche della differenza fra i due capi d'imputazione, più una deduzione.
Se la Hutter è capace di intendere, l'ha fatto apposta?
Nessun malore, nessuna patologia psichiatrica, nessun guasto meccanico: Angelika Hutter ha fatto inversione a U ed è piombata a 90 all'ora sulla famigliola salendo pure sul marciapiede. Niente segni di frenata: l'impressione è che avesse proprio preso di mira la famigliola sul marciapiedi, centrandola deliberatamente. Cercheremo poi di capire il perché.
Ma a questo punto è giusto che vada a processo per un "semplice" omicidio stradale? Si vedrà, anche perché il pm Marcon potrebbe ritenere comunque sufficienti gli elementi indiziari e a quel punto la partita se la giocherebbe in aula.
Questo malgrado l'estate scorsa il Procuratore di Belluno Paolo Luca, avesse prudentemente dichiarato:
"Non ci sono indizi circa la volontarietà, per ora resta un'astrazione".
Ammettendo al contempo:
"Angelika Hutter è una persona con difficoltà a livello di autocontrollo e nella gestione dell'ira. Uno stato d'ira che non sappiamo da cosa sia stato generato può avere in qualche maniera allentato, alterato l'attenzione alla guida".