Addio a Papa Francesco, un anno fa la visita a Venezia
L'ultima visita del Pontefice il 28 aprile 2024: "Fate come Venezia: siate belli senza temere le vostre fragilità"

Si è spento lunedì 21 aprile 2025, alle 7.35, all’età di 88 anni Papa Francesco, primo Papa gesuita e primo Pontefice proveniente dal continente americano. Nato a Buenos Aires da una famiglia di origini italiane, ha saputo incarnare con semplicità e forza il messaggio della misericordia, dell'inclusione e della cura del Creato.
Nel corso del suo pontificato ha compiuto decine di viaggi apostolici, incontrando popoli e comunità in ogni parte del mondo. Tra i momenti più significativi del 2024, le due visite in Veneto, che hanno lasciato un segno profondo nei cuori di migliaia di fedeli.
Addio a Papa Francesco, un anno fa la visita a Venezia
Un anno fa, il 28 aprile 2024, l'ultima visita a Venezia di Papa Francesco, dove il Pontefice ha fatto visita al carcere femminile e al padiglione della Santa Sede allestito alla Biennale d’Arte, intitolato "Stranieri ovunque".

In quell'occasione, le detenute gli hanno presentato al Santo Padre il loro progetto artistico: "Con i miei occhi", una testimonianza di riscatto e speranza.

Più tardi, davanti alla Basilica della Salute, il papa ha incontrato centinaia di giovani a cui ha rivolto un invito semplice e potente:
"Remate controcorrente. Fate come Venezia: siate belli senza temere le vostre fragilità".

La giornata si è conclusa con una messa solenne in Piazza San Marco, celebrata davanti a oltre 10mila fedeli, immersi nella luce dorata della città lagunare.
Il cordoglio di Zaia: "Il suo pontificato è stato un raggio di sole"
Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha espresso il proprio cordoglio e quello di tutto il Veneto per la scomparsa del Santo Padre:
“Quando il 18 maggio (del 2024) dopo giorni di maltempo Papa Francesco è arrivato a Verona, commentai che aveva portato il sole. Oggi allargando la visione sulla storia, possiamo fare la stessa considerazione: sul nostro mondo, il suo pontificato è stato un raggio di sole, un messaggio forte di attenzione agli ultimi, ai più deboli. Si poteva non essere sempre d’accordo con i suoi pensieri ma in ogni situazione ha parlato a tutti, a credenti e non credenti, ricordando che la nostra comunità è tale se non lascia indietro nessuno. Il suo messaggio contro quella che chiamava la società dello scarto, è un monito che rimarrà un pilastro su cui misurare anche la nostra attività di amministratori pubblici”.

“Nessuno potrà mai dimenticare la sua immagine che è entrata nelle nostre case nei giorni più bui del Covid. Era solo, isolato nel vuoto di una piazza San Pietro incredibile con sullo sfondo soltanto i lampeggianti delle Forze dell’Ordine – aggiunge il presidente Zaia -. In quella solitudine ha incarnato i sentimenti di smarrimento, incertezza e paura che provavamo tutti in quelle ore, ma con le sue parole ha trovato il modo di rassicurare e accompagnare con la Fede verso la via d’uscita dalla pandemia. Quella visione è stata un’omelia per immagini in cui spiegava che nessuno poteva sottrarsi alle responsabilità a cui tutti eravamo chiamati, ad uno spirito di altruismo senza il quale non saremmo usciti da quel tunnel. Nel lockdown è stato più volte spunto di riflessione”.
“Diversamente da alcuni suoi predecessori non è stato proprio di casa nel Veneto ma le sue visite a Venezia e Verona sono state memorabili per portata storica e dimensione dell’evento – conclude Zaia -. Due occasioni che hanno superato la dimensione dell’aspetto religioso e che ora rimangono due ricordi preziosi nella storia della nostra regione che insieme a tutto il mondo è addolorata per la scomparsa di un Papa e uomo eccezionale”.
Lutto a Venezia
La città di Venezia è in lutto per la scomparsa del Pontefice, come disposto dalla Prefettura di Venezia bandiere a mezz’asta nelle sedi del Comune, a Venezia e a Mestre.
Con queste parole il sindaco Brugnaro ha voluto ricordare Papa Francesco:
"Un immenso dolore che si unisce al ricordo, ancora vivo, della visita del Pontefice a Venezia neanche un anno fa. Le sue parole, i suoi insegnamenti e il forte messaggio di concordia e fratellanza sono stati fonte d’ispirazione per tutti noi e hanno riempito di fede e amore la nostra Città.

È stato una figura importante che ha segnato la storia del nostro tempo e della Chiesa. Non dimenticherò mai la sua forza, la sua umanità e la sua instancabile dedizione alla pace e alla libertà. Una scomparsa avvenuta nel giorno in cui l’Angelo annuncia la Risurrezione di Cristo.
Un grande Uomo che voglio ricordare con affetto e gratitudine. Il suo ricordo vivrà sempre con noi e ci guiderà verso la costruzione di un futuro migliore di fede, speranza e carità".