La riapertura delle indagini risale a novembre scorso dopo un esposto del giornalista Marco Maisano che ha lavorato per mesi a OnePodcast “Fantasma-il caso di Unabomber”
Unabomber, la procura di Trieste vuole riaprire il caso: test del dna su nuovi reperti
Ritorna a far parlare un caso che ha seminato il panico nel Nordest a cavallo tra il 1994 e il 2006: il Procuratore di Trieste Antonio De Nicolo ha dichiarato di volere nuove analisi su dieci reperti, sequestrati nell’ambito delle indagini sugli attentati “Unabomber” ed è stata formulata una richiesta d’incidente probatorio indirizzata al Gip di Trieste.
La riapertura delle indagini risale a novembre scorso dopo un esposto del giornalista Marco Maisano che ha lavorato per mesi a OnePodcast “Fantasma-il caso di Unabomber” e che, dopo aver potuto visionare i reperti, ne ha trovati alcuni che non erano stati sottoposto ad analisi genetica: un capello bianco su un uovo inesploso e due capelli e peli repertati recuperando un ordigno inesploso a San Stino di Livenza.
Le indagini ora sarebbero concentrate su 11 persone, una in più rispetto alle 10 le cui posizioni erano già state archiviate . Il mistero resta però fitto sull’identità di questa nuova persona indagata.