Zaia categorico: “O state in casa o l’alternativa è il coprifuoco, non scherzo”
I posti letto passano da da 744 a 2.985
Nel tradizionale punto dalla sede della Protezione civile di Marghera di ieri anche l’annuncio del Piano Ospedaliero del Veneto.
Zaia categorico: “O state in casa o l’alternativa è il coprifuoco, non scherzo”
Il presidente della Regione, Luca Zaia, duro ma in tempi di emergenza, con la tempesta – come dice lui – che rischia di tramutarsi in uragano, è inevitabile per far passare messaggi fondamentali per la salute dei veneti. “L’alternativa alla situazione attuale è il coprifuoco, sappiatelo”, le parole del Governatore ieri, domenica 15 marzo durante il tradizionale punto nella sede della Protezione civile. In cui è stato anche dato l’annuncio dell’atteso “Piano Marshall” per la sanità veneta e per i suoi ospedali nell’emergenza Coronavirus. Intanto in Regione, rispetto a ieri e ai numeri forniti nell’occasione dallo stesso Zaia, la conta dei contagiati e non solo prosegue: Ecco il dato aggiornato: 2246 contagiati, con 66 vittime, 487 ricoverati, di cui 136 in terapia intensiva. I dimessi sono in tutto 123.
Pronto il Piano ospedaliero d’emergenza
Poi l’annuncio. E’ pronto il Piano Ospedaliero del Veneto per fronteggiare l’emergenza coronavirus, preparando l’intero sistema sanitario, soprattutto dal punto di vista infrastrutturale e dei posti letto, all’ipotesi di maggior pressione possibile. I posti letto totali, assommando quelli di terapia intensiva, terapia subintensiva e malattie infettive, passano da 744 a 2.985, dei quali 825 di Terapia Intensiva (a regime normale sono 494), 383 di Terapia Subintensiva Respiratoria (a regime sono 85), 1.777 di malattie infettive (a regime sono 165).
A questi si aggiungono 740 posti letto da dedicare alle degenze “normali”, che verranno ricavati con la riattivazione degli ex ospedali di Valdobbiadene, Monselice, Bussolengo, Isola della Scala e Zevio, e 110 posti letto nelle cosiddette “Strutture Intermedie”.
Il Piano di Emergenza prevede infine l’indicazione di alcuni “Covid Hospital” che, al loro interno, avranno aree totalmente isolate dal resto della struttura. Sono gli ospedali di Belluno, Vittorio Veneto, Dolo, Jesolo, Trecenta, Schiavonia, Santorso, Villafranca e Borgo Roma a Verona.
Zaia: “Domani anche il piano per i tamponi on the road”
Il primo appello lanciato da Zaia è stato di “continuate a stare in casa”, stringendo i denti:
“Non dobbiamo abbassare la guardia proprio adesso. Da domani (oggi, lunedì, ndr.) vi annuncio che tutte le Spisal del Veneto saranno coinvolte in controlli a tappetto nelle aziende rispetto all’utilizzo dei dispositivi e messa in sicurezza dei lavoratori, senza sconti a nessuno. I modelli matematici ci dicono che l’isolamento va seguito ancora, ci sono proiezioni preoccupanti che rischiano di mandarci in crash entro 10 giorni o prima, ma ci stiamo preparando. In ogni provincia ci saranno dei Centri Covid che all’occorrenza diventeranno esclusi per Coronavirus (VEDI ELENCO NELLE FOTO), ci stiamo attrezzando e tali strutture ci daranno 1.300 posti letto in più di malattia infettiva, 212 di pneumologia semi intensiva, 206 di terapia intensiva. Inoltre abbiamo rimesso in moto le strutture degli ex ospedali. Riadattare i capannoni? Sarà la nostra extrema ratio in caso la tempesta si trasformi in uragano”.
E sul problema delle ormai introvabili mascherine Zaia ha confermato che “stiamo pensando di mettere in piedi un sistema di produzione nostro, di mascherine vere. Servono mascherine e respiratori meccanici, è l’urgenza ora”. Rimandate a domani, lunedì 16 marzo 2020, invece tutte le informazioni sull’annunciato piano di tamponi on the road e su quanti volontari per strada ci saranno per gestire una campagna che si prevede impegnativa. “L’alternativa alla situazione attuale è il coprifuoco, ve lo dico, scrivetelo pure”, ha concluso il Governatore.