Covid, Zaia: “Area gialla? Poi c’è il rosso, usiamo la mascherina | +3200 positivi in Veneto | Dati 5 novembre 2020
La raccomandazione inoltre di non andare in Pronto Soccorso da soli ma di mettersi in autoisolamento quando si hanno dei sintomi come tosse, febbre, mal di gola.
Punto stampa da Marghera.
Il bollettino
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nella giornata di oggi giovedì 5 novembre 2020, ha reso noto il bollettino che vede 2.397.655 tamponi molecolari, 16.485 nelle ultime 24 ore. I positivi dall’inizio della pandemia sono 68.000 (+ 3264), oggi i positivi sono 40.719 (+3189), in isolamento 17.622, i ricoverati 1.274 (+81), le terapie intensive 170 (+15), il totale dei morti 2.516 e i dimessi 4.982 (+52). Sui dati il Governatore ha affermato:
“I nuovi ricoverati sono 81 nelle ultime 24 ore, il virus c’è, non bisogna negarlo. Questa mattina abbiamo avuto due videoconferenze, una con il Comitato di emergenza Veneto e abbiamo sentito anche tutti i direttori generali delle Ulss con cui abbiamo concordato che bisogna fare squadra. Nei Covid Center si va alla sospensione totale delle attività, eccetto oncologici e punti nascita, il tutto mantenendo sempre i percorsi distinti”.
Il picco verso metà novembre
Zaia ai cittadini ha deciso di parlare con sincerità:
“La situazione è di allerta, è una situazione comunque critica, non sappiamo che evoluzione avrà la pandemia nelle prossime ore. La proiezione che ci da il modello matematico e l’algoritmo sembra che alla volta di metà novembre dovremo raggiungere l’apice. Se la curva dura 90 giorni, la metà casca a metà novembre, la curva ha iniziato a impennarsi ai primi di ottobre, verosimilmente il modello dice che l’apice sarà alla metà di novembre. Ricordo che c’è la mancanza di personale, non è colpa di nessuno, la verità è che i concorsi li facciamo ma con accuratezza, se dicessimo agli infermieri del territorio nazionale ‘venite che vi assumiamo in pianta stabile’, svuotiamo le case di riposo”.
Area gialla non è verde….
Il Governatore ha lanciato un appello ai cittadini:
“Voglio ricordare che il Veneto è in area gialla però ricordo che non è verde. Il giallo dura poco nel semaforo, dopo il giallo c’è il rosso, capite non è un gioco a premi o obbligo dire di essere i primi della classe a discapito degli ultimi. Può accadere che tra una settimana siamo qui a raccontare di migliaia di persone ricoverate. Non dev’esserci entusiasmo oltre la misura. I 21 parametri che vanno a classificare le Regioni secondo i quali scaturisce i colori e l’allerta sono complicati e che, se da un lato guardano alla dimensione ospedaliera quindi la presa in carico del paziente, la qualità delle cure, dimissioni entro quanti giorni, la percentuale di terapie intensive ecc… Se da un lato i parametri hanno una risposta ospedaliera che compete a noi come istituzioni, dall’altro c’è una componente che è in capo ai cittadini e che non possiamo delegare a qualcun altro. Da area gialla a rossa è un attimo e la responsabilità è in capo a noi cittadini ed è rappresentata dal Rt. La comunità deve pensare all’altra difesa del giallo cioè usare ossessivamente le mascherina, gli assembramenti non devono essere agevolati”.
Mascherina anche con i parenti
Zaia ha ribadito nuovamente l’importanza dell’utilizzo della mascherina anche quando andiamo a trovare i genitori, gli zii o gli amici:
“Molti focolai nascono in contesi domestici, se si trovano i genitori a pranzo o amici, zii, fratelli, se non sono conviventi, dal punto di vista epidemiologico sono degli estranei perché non vivono la stessa comunità sanitaria nostra quindi per quanto stretti siano ci vuole la mascherina. Sennò andiamo a creare guai in casa altrui, non c’è nessun scandalo se si dice portate la mascherina nelle visite”.
Che cosa evitare
Il Governatore ha ribadito l’importanza di evitare al massimo gli spostamenti, evitare gli assembramenti, evitare le occasioni di scambio del virus. Zaia ha inoltre aggiunto:
“Un appello anchhe ai giovani, ora quando vedete una persona con la mascherina indossata male o con il naso fuori, dovete pensare ‘Tu mi stai portando in area rossa’ e quindi ricordare alle persone di indossarla correttamente. Vi ricordo che le future restrizioni vedono la chiusura di bar, ristoranti, di non potersi spostare tra i comuni. Non guadagniamoci l’area rossa, è tutto nelle nostre mani: indossiamo la mascherina, testa bassa e avanti”.
Non andate al Pronto Soccorso
Zaia ha inoltre rivolto una raccomandazione verso le persone che hanno dei sintomi simili al Covid:
“Molti pazienti arrivano da soli in Pronto Soccorso, la richiesta però è quella di mettersi in autoisolamento quando si hanno dei sintomi come tosse, febbre, mal di gola. E’ bene chiamare il medico di base che deve darvi le prime indicazioni al telefono ma non andate autonomamente al Pronto Soccorso perché c’è un rischio che se voi non avete il Covid proteste invece infettarvi”.