Nella notte di venerdì 19 dicembre 2025, i Carabinieri della Compagnia di San Donà di Piave hanno arrestato un 31enne residente a Musile di Piave, ritenuto presunto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, porto abusivo di armi od oggetti atti a offendere e detenzione abusiva di munizioni.
Controllo nel parcheggio
Come riferito dalla nota dei Carabinieri diffusa alla stampa martedì 23 dicembre 2025, l’operazione è scattata durante un servizio di controllo del territorio effettuato nella serata di giovedì 18 dicembre 2025.
Il 31enne è stato fermato insieme a un 27enne di origine straniera e a un 24enne italiano mentre si trovavano nel parcheggio di un supermercato, chiuso al pubblico e situato in una zona defilata e poco illuminata.
La presenza sospetta ha portato i militari a procedere con una perquisizione personale e del veicolo, durante la quale sono stati trovati alcuni grammi di cocaina e marijuana e diversi oggetti ritenuti pericolosi.
Armi sequestrate
Nel dettaglio, i Carabinieri hanno rinvenuto:
- due passamontagna nella disponibilità del 24enne;
- una mazza ferrata artigianale, composta da un tubo metallico con bulloni all’estremità, nel bagagliaio dell’auto in uso al 27enne;
- una pistola a salve apparentemente modificata, con canna fresata, occultata addosso al 31enne.
Scoperta nell’abitazione
La successiva perquisizione domiciliare del 31enne ha consentito di sequestrare:
- 93 proiettili calibro 38 special detenuti illegalmente;
- oltre 1 chilogrammo di marijuana;
- circa 70 grammi di hashish;
- circa 6 grammi di cocaina;
- denaro contante, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento della droga.

Provvedimenti
Al termine delle formalità:
- il 27enne è stato denunciato in stato di libertà per porto abusivo di armi;
- il 24enne è stato segnalato all’Autorità Prefettizia per uso personale di sostanze stupefacenti;
- il 31enne arrestato, dopo l’udienza di convalida del 20 dicembre, è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma alla Polizia Giudiziaria.
Il procedimento penale è tuttora in corso. Come previsto dalla legge, la responsabilità penale delle persone coinvolte potrà essere definitivamente accertata solo in caso di sentenza irrevocabile di condanna.