L'appello

Da Vigonovo a Venezia: cresce la mobilitazione per la libertà di Alberto Trentini, ancora detenuto in Venezuela da più di un anno

Nelle ultime settimane, sia istituzioni locali sia il mondo accademico hanno voluto rendere visibile il proprio sostegno al cooperante del Lido di Venezia

Da Vigonovo a Venezia: cresce la mobilitazione per la libertà di Alberto Trentini, ancora detenuto in Venezuela da più di un anno

La richiesta di verità e giustizia per Alberto Trentini, l’operatore umanitario veneziano detenuto in Venezuela dal novembre 2024, continua a raccogliere adesioni e gesti concreti in tutta l’area metropolitana.

Nelle ultime settimane, sia istituzioni locali sia il mondo accademico hanno voluto rendere visibile il proprio sostegno, esponendo striscioni e rinnovando pubblicamente l’appello affinché si arrivi quanto prima alla sua liberazione e al ritorno in Italia.

Da Vigonovo a Venezia, cresce la mobilitazione per la libertà di Alberto Trentini

Il Comune di Vigonovo ha installato sulla facciata del municipio uno striscione dedicato a Trentini, un gesto simbolico che conferma l’impegno assunto con la delibera del Consiglio comunale n. 35 del 2 ottobre 2025, approvata all’unanimità.

Lo striscione a Vigonovo

L’amministrazione sottolinea come gli ultimi sviluppi — che hanno permesso nuovi contatti tra Alberto, la famiglia e le diplomazie italiana e venezuelana — rendano ancora più urgente proseguire con determinazione ogni azione utile a garantirne i diritti e a favorire un rapido rilascio.

In questo contesto risuonano anche le parole della madre, Armanda Colusso, divenute un appello corale: “Fate presto a liberare Alberto e farlo tornare a casa della sua famiglia.”

Anche l’Università Ca’ Foscari di Venezia ha scelto di manifestare il proprio sostegno, esponendo sul Canal Grande uno striscione con la scritta “Alberto Trentini libero”.

Lo striscione sul Canal Grande

La Rettrice Tiziana Lippiello ha ricordato il legame profondo di Alberto con l’ateneo, dove si è laureato nel 2004 in Storia contemporanea con il massimo dei voti, e ha ripercorso il suo impegno nella cooperazione internazionale, culminato nel lavoro con una ONG che in Venezuela assiste persone in situazione di emarginazione e disabilità.

“Siamo fieri di Alberto, della sua vita spesa nell’impegno concreto per la solidarietà internazionale e per i diritti umani”, ha sottolineato, ribadendo l’auspicio che il Governo italiano metta in campo tutte le azioni possibili per ottenere la sua immediata liberazione.

Con questi gesti, Vigonovo e Ca’ Foscari contribuiscono a mantenere viva l’attenzione pubblica e istituzionale sulla vicenda, rafforzando una mobilitazione che continua a crescere e che punta a una soluzione rapida e positiva.