La Fenice: quel che non si dice

Non sarà la nomina di Beatrice Venezi ad impedire la regolare esecuzione del Concerto di Capodanno de “La Fenice”

Checché se ne dica, Beatrice Venezi è una giovane direttrice d'orchestra riconosciuta a livello internazionale e tra gli Under 30 più promettenti

Non sarà la nomina di Beatrice Venezi ad impedire la regolare esecuzione del Concerto di Capodanno de “La Fenice”

Si svolgerà come da copione il Concerto di Capodanno 2026 a “La Fenice” di Venezia, e sarà trasmesso in diretta da Rai 1, con l’Orchestra e il Coro della Fenice, diretto da Michele Mariotti con la soprano Rosa Feola e il tenore Jonathan Tetelman.

E’ servita però una riunione della Rappresentanza sindacale unitaria (Rsu) per escludere uno sciopero per il Concerto di Capodanno, evento tra i più attesi della stagione.

Dice il comunicato

“Per  profondo rispetto nei confronti del pubblico e per evitare un possibile danno d’immagine alla storica istituzione veneziana”.

La Rsu, si legge nella nota stampa:

“Ribadisce il proprio impegno a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, confermando la volontà di agire con senso di responsabilità e attraverso iniziative che mantengano centrale il rispetto per il pubblico e per l’immagine del Teatro. Le recenti mobilitazioni – tra le quali l’azione simbolica durante la prima del Wozzeck e i volantinaggi rivolti anche agli spettatori – hanno ottenuto un ampio riscontro sui principali mezzi di informazione. In questo contesto si inserisce anche la significativa presa di posizione dei quattro ex sindaci della Città Metropolitana di Venezia, che hanno espresso criticità sulla strada presa dalla direzione, riconoscendo, al contempo, il corretto comportamento di lavoratrici e lavoratori che ha permesso lo svolgimento della prima stagionale”.

Vexata quaestio

La nomina di Beatrice Venezi a Direttrice del Teatro “La Fenice” ha generato molte controversie e non gliene frega più a nessuno che sia una giovane e promettente esperta del settore, nel quale ha avuto l’incarico: i contrari, cioè quelli che sono pagati solo per suonare, danno fiato alle clarine sindacali.

Quanto alle modalità di nomina, infatti, sulle quali si sarebbe stati bene attenti – e chi non lo sarebbe stato? – proprio gli orchestrali eccepiscono mancanza di trasparenza nelle procedure e i dubbi sul curriculum artistico.

Non sarà – come altri dicono – che la contestazione è semplicemente legata alle pretese posizioni politiche della nuova Direttrice?

Perché. se così fosse: chi scrive, almeno, aprirebbe un immediato bando per la riassegnazione di tutti i ruoli, nel qual bando – come già nel precedente, probabilmente – le posizioni di concetto, stanno sicuramente come i cavoli a merenda.

Anzi, potremmo forse escludere quanti hanno troppi anni di militanza se è vero che uno dei più acerrimi rivali del Presidente della Fondazione gli ha promesso odio eterno con una dichiarazione che – chi la cerca la trova – faceva circa così:

“Quello pensa di liberarsi di me perché sono in età da pensione, ma non sa che dal giorno dopo sarò parte sindacale e non gli sarà facile disfarsi di me”.

Probabilmente no, non ce ne libereremo: se chi scrive non ricorda male, infatti, quegli vantava anche una discendenza da parte di padre, quale dipendente de “La Fenice”.

Niente di nuovo sotto al sole, dunque.

Resta il fatto che

La giovane Beatrice Venezi è una direttrice d’orchestra riconosciuta a livello internazionale e tra gli Under 30 più promettenti, a dirla con Forbes Italia.

Meriti artistici

Una lettera di congratulazioni dal Ministero della Cultura, a coronamento della rapida carriera o tutta da dimostrare ai suoi futuri sottoposti?

Ad ogni buon conto, la carriera di Beatrice Venezi “si sviluppa principalmente come direttrice d’orchestra ed include anche ruoli di pianista, compositrice e conduttrice televisiva. Ha diretto orchestre internazionali e ricoperto posizioni di rilievo come Direttore Principale di varie orchestre. Membro della Consulta Femminile del Pontificio Consiglio per la Cultura, la sua carriera è segnata da un forte impegno nella diffusione della musica classica e nell’emancipazione femminile nel settore“.

Motivi di contrarietà

Mancanza di trasparenza: gli orchestrali del Teatro “La Fenice” hanno criticato la procedura di nomina, definendola poco trasparente e chiedendone la revoca. Non solo, la critica si è concentrata anche sul curriculum artistico della Direttrice, giudicato non sufficientemente idoneo dal corpo orchestrale.

Da quando in qua in un qualsiasi contesto aziendale, privato o pubblico che sia, le regole devono andare dal basso in alto? La smettiamo di farci del male, solo per partito preso?