Mentre la protesta contro la nomina di Beatrice Venezi continua, l’orchestra del teatro di Venezia ha rincarato la dose chiedendo formalmente le dimissioni del sovrintendente Nicola Colabianchi.
Il caso di Beatrice Venezi
In particolare, nella giornata di giovedì 23 ottobre 2025, le organizzazioni sindacali e la Rsu del Gran Teatro La Fenice hanno ufficialmente richiesto le dimissioni del sovrintendente. Infatti, secondo l’orchestra, è tutta colpa sua se Venezi e il suo curriculum “scarno” dovrebbero guidare il teatro.
Di fatto, i musicisti hanno lamentato fin da subito un comportamento scorretto da parte di Colabianchi. Nello specifico, prima della nomina ufficiale, gli orchestrali non sono stati presi in considerazione nel processo di scelta, come si è soliti fare.

Tuttavia, a rincarare la dose ci ha pensato lo stesso sovrintendente quando, poco dopo l’incontro tra i vertici della Fondazione, tra cui il Sindaco Brugnaro, avrebbe dichiarato che una possibile motivazione per il rifiuto della nomina di Venezi potrebbe essere per sessismo o per le posizioni politiche del neo-direttore.
L’orchestra chiede le dimissioni del sovrintendente Colabianchi
Se inizialmente si poteva pensare a un possibile accordo tra le due parti, oggi sembra impossibile. Infatti, già dal 9 ottobre l’orchestra aveva dichiarato:
“Per questi motivi, è ormai chiaro che la fiducia inizialmente accordata al Sovrintendente è venuta meno. In queste condizioni, non sussistono più i presupposti per una futura collaborazione”.
Ma giovedì 23 ottobre, la Rsu e i sindacati hanno condiviso un comunicato per chiedere ufficialmente le dimissioni del sovrintendente Colabianchi. Infatti, possiamo leggere:
“La RSU del Gran Teatro La Fenice e le Organizzazioni Sindacali firmatarie del presente comunicato chiedono formalmente le dimissioni del Sovrintendente Nicola Colabianchi. Dopo settimane di tensione crescente, non possiamo più ignorare l’evidenza: la gestione del Sovrintendente ha rotto in modo irreparabile il rapporto di fiducia con le lavoratrici e i lavoratori del Teatro”.
Inoltre, hanno voluto precisare anche le motivazioni: la mancanza di trasparenza nei confronti dei musicisti del Teatro sulla nomina di Beatrice Venezi; l’assenza di dialogo con le organizzazioni sindacali; la mancanza di interesse nel porre fine alla questione visto che l’ultimo incontro è stato l’8 ottobre.
A dare supporto all’orchestra ci hanno pensato i cittadini veneziani e non. Di fatto, sono più di 2200 gli utenti che hanno firmato la petizione per la revoca del neo-direttore, ma, soprattutto, sono state più di 2000 le persone che sono scese in piazza a protestare assieme all’orchestra.
In particolare, nella giornata di giovedì 17 ottobre, i musicisti hanno deciso di suonare all’aperto, accompagnati dal coro e dalle maestranze, in segno di protesta contro la nomina di Beatrice Venezi.
Attualmente, sembra che non siano rimaste molte opzioni al sovrintendente Colabianchi, neanche la proposta del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, potrebbe riuscire a calmare gli animi.