Delitto nel Bresciano

Omicidio Dolores Dori, spunta il video della sparatoria: fermati la madre e il figlio 16enne della vittima

Anche loro, partiti da Camponogara, hanno partecipato insieme alla 44enne rimasta uccisa al blitz a Lonato. Il consuocero assassino è sempre irreperibile: è caccia all'uomo

Omicidio Dolores Dori, spunta il video della sparatoria: fermati la madre e il figlio 16enne della vittima

Nuovi, inquietanti dettagli emergono sull’omicidio di Dolores Dori, la 44enne di Camponogara uccisa lo scorso 2 ottobre 2025 a Lonato del Garda, nel Bresciano. I carabinieri hanno fermato la madre 59enne e il figlio 16enne della vittima, ritenuti responsabili – in concorso tra loro – di tentato omicidio pluriaggravato, detenzione illegale e porto abusivo di armi e minacce: anche loro, partiti da Camponogara, hanno partecipato insieme alla 44enne al blitz a Lonato. Il consuocero assassino invece è sempre irreperibile: è caccia all’uomo.

Omicidio Dolores Dori

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la tragedia affonda le radici in una faida familiare tra due nuclei sinti, nata per motivi sentimentali. A innescare la lite, infatti, sarebbe stato il matrimonio non approvato tra la figlia 23enne di Dolores e un 20enne appartenente a un’altra famiglia del Bresciano.

A sparare i colpi di pistola che hanno ucciso la 44enne sarebbe stato proprio il futuro consuocero, durante un violento confronto esploso nel campo nomadi di Lonato del Garda, ora deserto e sotto sequestro.

Dolores Dori, figlia della cosiddetta “regina dei Sinti di Pistoia”, si sarebbe considerata di rango superiore e accusava la famiglia del giovane di trattenere la figlia contro la sua volontà all’interno del campo. Una tensione crescente, culminata nel drammatico epilogo.

Nei giorni precedenti, sui social, il padre di Dolores aveva pubblicato un video minatorio, pistola in mano, in cui intimava alla famiglia rivale di “restituire la ragazza”.

Spunta il video della sparatoria

Il 2 ottobre 2025, Dori, la madre e il figlio 16enne si sono presentati al campo nomadi in auto: dopo aver sfondato il cancello d’ingresso in retromarcia, le due hanno aperto il fuoco contro alcune persone. Il giovane, intanto, riprendeva la scena con il suo smartphone, fornendo poi agli inquirenti prove decisive.

 

A quel punto uno degli uomini del campo – presumibilmente il futuro consuocero – avrebbe risposto sparando, colpendo mortalmente la 44enne con tre proiettili.

Il marito, arrivato poco dopo a bordo di un’altra vettura, ha trasportato la 44enne in fin di vita davanti all’ospedale di Desenzano del Garda, dove è morta nonostante i tentativi dei medici di salvarla.

Fermati la madre e il figlio 16enne della vittima

Gli investigatori del Nucleo investigativo di Brescia e della Compagnia di Desenzano hanno potuto ricostruire l’intera dinamica grazie alle testimonianze, ai video di sorveglianza e all’analisi dei dispositivi digitali sequestrati. La madre della vittima è ora detenuta nella casa circondariale di Brescia-Verziano, mentre il figlio 16enne si trova all’Istituto minorile Beccaria di Milano.

Il consuocero della vittima, ritenuto l’autore materiale dell’omicidio, è tuttora irreperibile. Le indagini proseguono per completare il quadro di quella che appare sempre più come una faida familiare degenerata nel sangue.