Venerdì 3 ottobre 2025 è il giorno dello sciopero generale in difesa della popolazione palestinese e degli attivisti della Global Sumud Flotilla, fermati dalle navi militari di Israele mentre si stavano dirigendo verso la Striscia di Gaza per portare gli aiuti umanitari.
Nonostante il Garante lo abbia dichiarato illegittimo, in tutta la Penisola sono in corso centinaia manifestazioni di piazza, che fin dalle 9 del mattino stanno interessando anche Venezia, con due diversi cortei: uno partito dalla stazione ferroviaria di Mestre, l’altro da Campo Santa Margherita. L’obiettivo dei manifestanti, accorsi in 25mila tra studenti, lavoratori, gruppi e associazioni, è uno solo: bloccare dai due lati il Ponte della Libertà, punto di collegamento ferroviario e stradale tra il centro storico di Venezia e la terraferma.

“La Global Sumud Flotilla è stata attaccata! Sono iniziati i primi arresti e alcune navi stanno venendo inondate con gli idranti! È arrivato il momento, blocchiamo tutto! Una delle più grandi missioni politiche e umanitarie del nostro tempo sta subendo la repressione israeliana. Siamo pronte e pronti ad agire” si legge nel comunicato della Cgil Venezia con cui è stato diramato lo sciopero”.
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“Bloccato il ponte della Libertà tra Mestre e Venezia. 25mila persone nei due cortei partiti uno dalla terraferma e uno dall’isola. Oggi la nostra città si è presentata in massa al suo appuntamento con la storia. Mestre, Venezia e Marghera sono con la Flotilla, per la Palestina, contro il genocidio e contro il sistema che lo permette” scrive un gruppo di manifestanti sui social.
“Siamo qui per dire che va fermato il massacro del popolo Palestinese e serve inoltre fermare subito gli investimenti in armi – ha dichiarato Daniele Giordano, segretario generale della Cgil di Venezia, ai microfoni della Tgr Veneto – I soldi dei cittadini servono per salute, pensioni, scuola, istruzione e previdenza. Non servono per gli armamenti”.
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Le manifestazioni di giovedì 2 ottobre
Anche la giornata precedente, quella di giovedì 2 ottobre 2025, ha visto i cittadini veneziani scendere in piazza per manifestare contro l’attacco di Israele alla Palestina.
In particolare, dalle 18,30, il presidio organizzato in piazzetta Coin a Mestre, complice l’altissima affluenza, si è trasformato in un corteo, che si è preso il centro della città ed è andato a issare la bandiera palestinese sulla balaustra del Municipio, sede della Giunta.
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A Venezia, invece, un migliaio di attivisti si sono radunati al Monumento alla Partigiana al grido di “Free Palestine”.
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Infine, alle 21, si sono tenuti altri presidi relativi al flash mob “Luci sulla Palestina” che ha coinvolto 100 ospedali italiani: non solo davanti all’ospedale dell’Angelo di Mestre e all’ospedale San Giovanni e Paolo, ma anche a Dolo, Chioggia, Portogruaro, Mirano.
L’obiettivo delle manifestazioni, promosse dalla rete nazionale #DigiunoGaza insieme a Sanitari per Gaza, è stato quello di leggere collettivamente i nomi dei 1.677 operatori sanitari uccisi a Gaza negli ultimi due anni.
Qui di seguito, ecco una serie di immagini pubblicate sulla pagina Facebook Fp Cgil Venezia.
Anche l’organizzazione giovanile Unione degli Universitari di Venezia, nel pomeriggio di giovedì 2 ottobre 2025, ha occupato il Cotonificio Iuav.