Il paradosso che vorrebbe: “massima libertà, nessuna libertà” sta prendendo grottescamente forma a partire dalla Laguna veneta e ad ogni tentativo di arginare l’odioso fenomeno del borseggio in luoghi che più affollati non si può, da Venezia Santa Lucia, ai vaporetti, per calli, porteghi e callette, fino a San Marco ed oltre, i lestofanti prendono una contromisura, più utile a loro che non ha nulla da perdere, comprese faccia e dignità, che non a chi cerca di combatterli.
Il videoservizio di Tv7, televisione del nostro gruppo editoriale Netweek:
Come ne escono le Istituzioni da questo “cul de sac”?
Sembrano non poterne uscire, infatti, chi prova a bloccare un borseggiatore – in genere volontari esasperati – potrebbe essere denunciato proprio dal ladro che da lupo si trasforma in agnello.
Tutto sarebbe stato causato dalla cosiddetta “Riforma Cartabia” che rende impossibile procedere d’ufficio verso reati quali il furto con destrezza, al punto che potendosi procedere solo su querela di parte, il ladro è tale solo se colto in flagranza dalle Forze dell’ordine.

Il fermo di chi non ne ha titolo
Quale che sia il motivo per il quale, dunque, la “coalizione dei volonterosi” veneziani – così, giusto per tanto per usare un termine tanto di moda – blocca un ladro all’opera, questi che fino a giudizio definitivo non si sente debitore di alcunché, potrebbe denunciare chi lo trattiene contro la sua volontà per sequestro di persona.

Le impossibili, possibili conseguenze
Parrebbero denunce destinate a cadere ma, dio non voglia, il rigore della nostra magistratura potrebbe per sbaglio fare il resto, alla faccia di qualsivoglia motivazione o circostanza tanto che, oltre al danno, per l’improvvido salvatore di Venezia, potrebbero prospettarsi, se non la galera essendo incensurato, risarcimenti alle parti offese.
L’attività anticrimine di chi ne ha titolo
La Polizia locale, intanto, da inizio anno avrebbe già fermato oltre 150 borseggiatori ma di questi, appena 4 sarebbero finiti realmente in carcere, e solo per l’aggravante dell’aggressione, non già per il furto con destrezza.

Tutti gli altri, ancorché colti in flagranza di reato, sono stati rimessi subito in libertà.
Con il crescere della tensione sociale, parrebbe fondato l’allarme del Sindaco Luigi Brugnaro che teme la nascita di ronde spontanee ed il ricorso alla giustizia fai da te: ipotesi che ritenevamo ormai da terzo o quarto mondo.