La tragedia di Santa Maria di Sala, dove due operai egiziani — Sayed Mahmoud e Mustafa Ziad — sono morti asfissiati, lunedì 4 agosto 2025, mentre pulivano una fossa biologica, continua a sollevare molti interrogativi.
La Cgil di Venezia ha annunciato l’intenzione di costituirsi parte civile nel futuro processo, mentre la Procura lagunare procede con un’indagine per omicidio colposo e violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Al momento, il fascicolo è a carico di ignoti.
Operai morti sul lavoro a Santa Maria di Sala
Sayed e Ziad erano arrivati in Italia in cerca di un futuro migliore. Ospiti del centro di accoglienza per migranti di Mirano, sono stati reclutati da un caporale per lavorare in nero in una villetta privata. Indossavano tute bianche e stivali, ma non erano dotati di maschere protettive o rilevatori di gas, strumenti fondamentali per operare in ambienti confinati come fosse settiche.

L’incidente, avvenuto nella villetta di via Desman, ha sollevato diversi interrogativi. Perché una fossa biologica così profonda e pericolosa in un’abitazione privata? Chi ha incaricato i due operai di intervenire in quelle condizioni?
Gli inquirenti stanno cercando di risalire alla catena di responsabilità, e l’attenzione si è concentrata anche sulla cooperativa Cssa di Spinea, precedente proprietaria dell’immobile. La cooperativa, tuttavia, ha negato ogni coinvolgimento.
Raccolta fondi per le famiglie delle vittime
Nel frattempo, le comunità di Mirano e Santa Maria di Sala si stringono intorno al dolore delle famiglie delle vittime.
“Ciao Sayed, ti vogliamo ricordare così, felice alla consegna dell’attestato del corso di italiano tenuto dai volontari dell’associazione Echi. Una tristezza infinita, una tragedia immane. Riposate in pace Sayed e Ziad. La Città di Mirano è vicina alle vostre famiglie e a tutti coloro che vi hanno voluto bene”.
I sindaci dei due comuni hanno lanciato una raccolta fondi per aiutare a sostenere il rimpatrio delle salme in Egitto e garantire un sostegno economico ai parenti di Sayed e Ziad.
La procura attende ora l’esito delle autopsie.