Grave incidente sul lavoro a Veternigo: due operai muoiono cadendo in una fossa settica
Le vittime sono due operai egiziani di 21 e 39 anni. L'incidente è avvenuto lunedì mattina 4 agosto 2025

Lunedì 4 agosto 2025, nella frazione di Veternigo a Santa Maria di Sala, due operai di 21 e 39 anni hanno perso la vita in un tragico incidente sul lavoro.
Due operai muoiono cadendo in una fossa settica
Due operai di origine egiziana, Sayed Abdelwahab Hamad Mahmoud, 39 anni, e Ziad Saad Abdou Mustafa, 21 anni, sono morti nella mattinata di lunedì 4 agosto in un tragico incidente sul lavoro a Santa Maria di Sala, in provincia di Venezia.

Il dramma si è consumato intorno alle 10, nel giardino di una villetta situata in via Desman. I due uomini erano impegnati nella pulizia di una cisterna per la raccolta di residui biologici quando, per cause ancora in fase di accertamento, sono caduti all’interno del serbatoio. Le prime ipotesi parlano di esalazioni tossiche come causa del decesso, ma l’esatta dinamica dell’incidente è ancora al vaglio degli inquirenti.

Purtroppo, ogni tentativo di soccorso da parte del personale sanitario si è rivelato inutile: per i due lavoratori non c’era più nulla da fare.
Sindacati in allarme: "Serve una svolta concreta sulla sicurezza"
La notizia ha scosso profondamente il territorio e ha riacceso l’attenzione sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Michele Zanocco, segretario generale della Cisl Venezia, ha espresso vicinanza alle famiglie delle vittime, sottolineando la necessità di un cambio di rotta deciso:
"La Cisl di Venezia è scossa per quanto avvenuto nella villetta di via Desman a Veternigo di Santa Maria di Sala e, per prima cosa, va la vicinanza alle famiglie colpite da questa tragedia. I decessi sul lavoro non sono più accettabili e come organizzazione sindacale è da tempo che chiediamo più controlli.
Come Cisl lo diciamo da tempo: la sicurezza non è un lusso, non è un costo ma è la prima, vera priorità nazionale, il nucleo da cui far partire un accordo che vincoli parti sociali e istituzioni verso un obiettivo di civiltà. Serve davvero una svolta concreta su prevenzione, controlli, formazione e investimenti: è tempo dei fatti.
Confermiamo la necessità di aumentare i controlli nelle aziende e i piani specifici d’intervento nel territorio metropolitano. Ma tutto ciò può avvenire solo mediante il rafforzamento degli organici del personale ispettivo. Le responsabilità sui singoli incidenti vanno accertate dagli organi competenti e punite se è il caso.
Resta forte e determinato il nostro impegno sul fronte della prevenzione sui luoghi di lavoro affinché prevalga l’attenzione costante su questo fronte da parte di tutti i soggetti per fermare questo triste epilogo".

Anche Roberto Toìgo, segretario generale della Uil Veneto, ha lanciato un appello duro e diretto:
"Piangiamo altre due giovanissime vittime di infortunio sul lavoro: una tragedia enorme, un evento inaccettabile. I morti sul lavoro nel veneziano sono raddoppiati rispetto all’anno scorso: vuol dire che qualcosa non funziona. Non conosciamo l’esatta dinamica dell’incidente, ma non possiamo non porci delle domande.
Chi manda questi operai, ha spiegato loro la pericolosità della mansione? Ha dato loro le giuste indicazioni? E soprattutto, ha messo in atto tutte le procedure di sicurezza e ha vigilato perché vengano rispettate? Noi come sindacato, i colleghi, i familiari e tutta l’opinione pubblica abbiamo bisogno di risposte a queste domande. E devono essere convincenti, perché così non si può andare avanti".
Zaia: "Morire sul lavoro è inaccettabile"
Anche il Governatore del Veneto, Luca Zaia, è intervenuto in merito alla tragedia:
"Un’altra tragedia sul lavoro che lascia sgomento e dolore. A nome mio e della Giunta regionale esprimo un sentito cordoglio alle famiglie dei due operai morti questa mattina a Santa Maria di Sala. Due lavoratori impegnati nel proprio lavoro hanno perso la vita in circostanze che devono essere chiarite fino in fondo.”
“Morire sul lavoro è inaccettabile. È necessario accertare con rapidità se siano state rispettate tutte le condizioni di sicurezza, se gli operatori erano adeguatamente formati, se l’intervento era stato pianificato e controllato con la dovuta attenzione" aggiunge il Presidente Zaia.
“Ringrazio per il loro intervento i Vigili del Fuoco ed il SUEM 118, che hanno agito in condizioni difficili cercando di portare aiuto ai due lavoratori, per i quali purtroppo non vi è stato nulla da fare – conclude Zaia – Attendiamo ora i risultati degli accertamenti. Serve rigore, formazione e consapevolezza a tutti i livelli dei rischi di certi interventi, specie in ambienti confinati come fosse e cisterne, perché non possiamo continuare a contare morti sul lavoro”.