La banda dell’Est è tornata in azione nel centro storico di Venezia, in particolare a San Zulian (in copertina): stavolta per approfittare dello scompiglio e borseggiare i turisti andati nel panico hanno spruzzato spray urticante.

Gli episodi si stanno ripetendo con crescente frequenza, rendendo sempre più difficile la convivenza tra residenti e il turismo di massa.
Agiscono in modo coordinato per sottrarre portafogli, cellulari e altri oggetti di valore. Molti cittadini, esasperati, segnalano una presenza costante di borseggiatori nei luoghi più affollati.
Oltre 900 furti da inizio anno: cittadini esasperati e turisti nel panico
Il fenomeno non è isolato: da gennaio sono stati denunciati oltre 900 furti tra Venezia e Mestre. Un dato allarmante, che evidenzia la recrudescenza del fenomeno e la sua diffusione in diverse aree della città. Le forze dell’ordine confermano che la maggior parte dei borseggi avviene in luoghi iconici come piazza San Marco, il Ponte di Rialto, a bordo dei vaporetti e lungo le calli centrali.
L’indignazione è aumentata anche per un episodio avvenuto nei giorni scorsi: un turista tedesco di 60 anni è stato scambiato per un borseggiatore e aggredito da alcuni passanti che lo ritenevano coinvolto. L’uomo ha sporto denuncia, e ora si indaga sugli autori dell’aggressione.
In molti casi protagoniste del pickpocket sono ladre minorenni: in quanto tali, non possono essere arrestate, e vengono rilasciate poco dopo l’identificazione. Una situazione che esaspera i residenti, mentre sui social si moltiplicano le testimonianze di chi si è trovato vittima o testimone di un furto.
Le autorità locali stanno tentando di intensificare i controlli, con l’impiego di pattuglie in borghese e l’installazione di nuove telecamere. Ma i residenti chiedono provvedimenti più incisivi e duraturi, in grado di contrastare una rete criminale che appare sempre più organizzata. centro di Venezia: un 60enne turista tedesco è stato scambiato per un borseggiatore e aggredito da alcuni passanti che lo credevano coinvolto. L’uomo ha sporto denuncia, e ora rischia di aprirsi anche un fronte giudiziario per chi ha agito per “giustizia fai da te”, alimentando un clima già tesissimo.
Le autorità locali stanno tentando di intensificare i controlli, con l’impiego di pattuglie in borghese e l’installazione di nuove telecamere, ma i residenti chiedono provvedimenti più incisivi. Le associazioni cittadine, da tempo, invocano una maggiore presenza delle forze dell’ordine e interventi strutturali che vadano oltre la semplice repressione, per contrastare una rete criminale che sembra ormai ben organizzata.