Annunci ufficiali non ne sono stati ancora fatti e, al momento, le bocche restano se non “serenissime”, quanto meno di sicuro serratissime.
Tuttavia, riguardo all’attesa cena di ieri sera a Roma tra gli alleati di Centrodestra in merito alla questione elezioni regionali, sono trapelate alcune indiscrezioni, tanto minime, quanto decisive.
Dall’incontro cena tra Meloni, Salvini, Tajani e Lupi, tenutasi lunedì 21 luglio 2025 a casa della Premier, sarebbe emersa l’indicazione di puntare su Alberto Stefani (in copertina), segretario regionale della Lega, come candidato per il voto del prossimo autunno in Veneto.
Centrodestra, in Veneto Meloni apre al candidato leghista
Insomma, in questi mesi si era parlato tanto circa la volontà di Fratelli d’Italia di proporre una figura del loro partito (uno tra i senatori Speranzon e De Carlo) come candidato per le regionali in Veneto, considerando che nella nostra regione FdI si era imposto come primo schieramento politico alle Europee dello scorso anno (37,58% di preferenze). Dal canto suo, la Lega non intendeva farsi da parte, forte del fatto che grazie a Zaia ha tenuto salda l’amministrazione del Veneto per quindici anni.

Ma da questa fase di stallo, il secondo vertice tra alleati di Centrodestra di lunedì 21 luglio 2025, nonostante non siano arrivate conferme dai diretti interessati, avrebbe portato a visione comune d’intenti. Come riferisce il Corriere del Veneto, infatti, la Presidente del Consiglio Meloni, per “ragioni di coalizione anziché di partito” avrebbe aperto al fatto di proporre un candidato leghista alle prossime elezioni regionali.
“Meloni potrebbe aprire all’ipotesi di non rivendicare la candidatura per Fratelli d’Italia e lasciando Palazzo Balbi alla Lega” ha informato alle 21,44 di lunedì 21 luglio 2025 l’agenzia Agi.
Tale decisione sarebbe giunta anche relativamente al fatto che è tramontata l’ipotesi di un election-day e che non ci sarà nessuno slittamento del voto per le regionali in primavera. Considerando i tempi stretti, il Centrodestra intende mantenere la maggioranza sul Veneto.
Stefani favorito
Ma quale sarebbe quindi il nome del candidato del Centrodestra per la corsa a Palazzo Balbi? Il prescelto dovrebbe essere Alberto Stefani, 32enne padovano (nato il 16 novembre 1992 a Camposampiero) e segretario regionale del Carroccio.

Dal 23 marzo 2018 è deputato alla Camera per la Lega per Salvini Premier, di cui è dal 24 giugno 2023 segretario della Liga Veneta per Salvini Premier e dal 12 settembre 2024 vicesegretario federale. I suoi primati, ottenuti in rapida successione, gli valgono l’appellativo di “enfant prodige” e di “golden boy” della Lega.
Il suo nome resta al momento un’ipotesi, anche se molto plausibile. Al termine del vertice tra alleati, intorno alle 22,30, una nota congiunta descrive “un clima di grande cordialità” e la conferma che “si è iniziato a ragionare in modo costruttivo sui candidati alle prossime elezioni regionali, con l’obiettivo condiviso di individuare figure autorevoli e vincenti”, ma il tavolo è aggiornato alla settimana prossima.
Tensioni sulla lista Zaia
Nell’incontro, però, c’è stato solo un elemento di tensione, relativo alla contrarietà della Premier a una lista Zaia.
“Ma, viene riferito, la premier sarebbe contraria alla lista Zaia o a un eventuale riferimento all’ex governatore nel simbolo della Lega” riporta sempre l’agenzia di stampa Agi.

Sarebbe questa, quindi, l’unica condizione che la Lega dovrebbe accettare per vedere il nome di un suo candidato per le prossime elezioni regionali. L’estromissione di Zaia dalla corsa (indiretta) per Palazzo Balbi e palazzo Ferro Fini, riferisce il Corriere Veneto, potrebbe far replicare alla Lega le performance non esaltanti delle ultime Politiche ed Europee.
La mancata presenza di una lista Zaia potrebbe quindi rendere concreta l’ipotesi di un seggio a Montecitorio o addirittura un Ministero per il governatore uscente: un periodo alla Camera prima delle prossime elezioni Politiche, come nome forte per il nuovo Governo.