Ulss 4

Bodycam per il personale sanitario, parte la sperimentazione contro le aggressioni a San Donà

Si tratta di un progetto sperimentale avviato nei giorni scorsi, che prevede l’utilizzo di telecamere indossabili da parte degli operatori dell’accettazione

Bodycam per il personale sanitario, parte la sperimentazione contro le aggressioni a San Donà
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A San Donà di Piave, il personale sanitario in servizio al Pronto Soccorso è stato dotato di Bodycam (copertina creata con l'aiuto dell'intelligenza artificiale).

È una misura introdotta dall’Ulss 4 del Veneto Orientale per contrastare le aggressioni, fenomeno purtroppo sempre più frequente nei reparti d’emergenza.

Ospedale di San Donà

Bodycam per il personale sanitario, parte la sperimentazione

Si tratta di un progetto sperimentale avviato nei giorni scorsi, che prevede l’utilizzo di telecamere indossabili da parte degli operatori dell’accettazione.

"L'accettazione è la sede in cui si verificano più aggressioni agli operatori sanitari. Per questo è stato scelto come servizio per implementare questo tipo di deterrente", ha dichiarato al TGR Veneto Angela Beltrame, primario Pronto Soccorso.

Angela Beltrame, primario Pronto Soccorso Ospedale

I dispositivi non resteranno sempre attivi: sarà il singolo operatore a decidere se accendere la Bodycam, nel momento in cui ritenga di trovarsi in una situazione potenzialmente rischiosa. In quel caso, dovrà informare l’utente dell’attivazione della registrazione.

Le immagini registrate non saranno consultabili liberamente. La visione sarà riservata esclusivamente a personale autorizzato dell’azienda sanitaria o, in caso di necessità, alle forze dell’ordine.

L’Ulss ha chiarito che lo scopo dell’iniziativa non è quello di sorvegliare costantemente pazienti e visitatori, ma di tutelare il personale e prevenire comportamenti violenti. Le Bodycam vengono dunque considerate uno strumento dissuasivo, capace di ridurre la tensione nei momenti critici e di documentare eventuali episodi di aggressione.

"Stiamo anche adottando dei braccialetti che vengono utilizzati per segnalare eventuali aggressioni", ha sottolineato Mauro Filippi, direttore generale Ulss 4, ai microfoni del TGR Veneto.

Mauro Filippi, direttore generale Ulss 4

La decisione si inserisce in un percorso già avviato: da circa due anni, a livello provinciale, è attivo un protocollo di collaborazione tra aziende sanitarie e forze dell’ordine, pensato per intervenire in maniera più efficace nei confronti di soggetti aggressivi che accedono ai servizi ospedalieri.