Brugnaro precipita nella classifica dei sindaci
Dal podio al fondo: il primo cittadino di Venezia scivola all'83esimo posto

Il consenso intorno a Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia dal 2015, subisce una brusca frenata. Secondo i dati della Governance Poll 2025, il tradizionale sondaggio annuale del Sole 24 Ore, che misura il gradimento degli amministratori locali – Brugnaro perde dieci punti percentuali in un solo anno, scivolando dal 60% al 50% e collocandosi all’83esimo posto della classifica nazionale. Un calo che desta sorpresa, soprattutto alla luce dei risultati degli anni precedenti, in cui Brugnaro era costantemente nelle posizioni di vertice.
Dal primo posto all'83: la parabola discendente
Fino a pochi anni fa, Luigi Brugnaro sembrava godere di un consenso quasi inattaccabile. Nel 2022 si era addirittura classificato primo in Italia con il 65% di gradimento. Il trend positivo era proseguito con due quarti posti consecutivi nel 2023 e nel 2024. Tuttavia, il sondaggio del 2025 segna una svolta negativa senza precedenti, con un risultato del 50% che lo colloca ben al di sotto della media nazionale. È la prima volta che Brugnaro ottiene un punteggio inferiore a quello fatto registrare all’indomani della sua rielezione nel 2020, quando si attestò al 54,1%.
L’inchiesta Palude e le ombre sul consenso
Il drastico calo nel gradimento coincide con lo sviluppo dell’inchiesta "Palude", che ha scosso il panorama politico veneziano. Nel luglio 2024, proprio poche ore dopo la pubblicazione della precedente Governance Poll, fu arrestato l’ex assessore comunale Renato Boraso. L’indagine, che vede coinvolto anche lo stesso Brugnaro, per cui la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per corruzione, ha probabilmente avuto un impatto significativo sulla percezione pubblica. Nonostante il sindaco abbia sempre respinto le accuse, il coinvolgimento giudiziario e il clima di incertezza politica sembrano aver inciso profondamente sull’immagine dell’amministrazione comunale.
Venezia tra presente e futuro: una sfida ancora aperta
Il dato di quest'anno può rappresentare un segnale d’allarme per l’amministrazione veneziana. Con una città alle prese con sfide complesse, dalla gestione dei flussi turistici al rilancio dei quartieri meno centrali, il calo di consenso può riflettere una richiesta di cambiamento che non può più essere ignorata. La perdita di appeal del sindaco Brugnaro, un tempo leader nazionale in termini di gradimento, solleva interrogativi sul futuro politico della città e sulla capacità dell’attuale giunta di rinnovare il proprio rapporto con i cittadini. I prossimi mesi, anche in vista di possibili sviluppi giudiziari, si preannunciano decisivi.