La mobilitazione

Metalmeccanici in sciopero: 5.000 lavoratori da tutto il Veneto a Mestre per il contratto nazionale

Toigo (UIL): "Su 17mila intervistati, oltre il 50% ha detto che il problema in Veneto è il lavoro. Non per il ‘posto’ ma per il salario non adeguato ai costi della vita"

Metalmeccanici in sciopero: 5.000 lavoratori da tutto il Veneto a Mestre per il contratto nazionale
Pubblicato:

È in corso oggi in tutta Italia lo sciopero nazionale di 8 ore indetto da Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici, scaduto nel giugno 2024. Le trattative con Federmeccanica sono ferme da mesi e i sindacati denunciano una distanza ancora troppo ampia tra le parti. Cinquemila metalmeccanici provenienti da tutte le province del Veneto si sono ritrovati a Mestre per una grande manifestazione regionale.

Metalmeccanici in sciopero: 5.000 lavoratori da tutto il Veneto a Mestre

In Veneto la mobilitazione regionale si è concentrata a Mestre, dove fin dall’alba è stato organizzato un volantinaggio davanti ai cancelli di Fincantieri. Da lì è partito un corteo che ha percorso la SR11 fino a raggiungere il supermercato Interspar di Corso del Popolo, punto di ritrovo per le delegazioni arrivate anche dalla stazione ferroviaria.

Lo sciopero

I lavoratori hanno poi proseguito lungo Corso del Popolo, piazza XXVII Ottobre e via Poerio, per concludere la manifestazione in piazza Ferretto intorno alle 11.30. A prendere la parola, per l’intervento conclusivo, anche il segretario nazionale di Uilm, Rocco Palombella. Secondo le prime stime sindacali, l’adesione allo sciopero ha superato il 50%.

“Su 17mila intervistati, oltre il 50% ha detto che il problema in Veneto è il lavoro. Non per il ‘posto’ ma per il salario non adeguato ai costi della vita. Ecco perché i metalmeccanici scioperano, per avere un contratto dignitoso che gli permetta di arrivare alla fine del mese”.

A dichiararlo Roberto Toigo, segretario generale della Uil Veneto, a margine della mobilitazione:

“Ci sono dei punti importanti – ha continuato Toigo – che riguardano la sicurezza sul lavoro, e ragionare su una riduzione dell’orario. Questi sono elementi essenziali, ma credo che la parte salariale sia in assoluto il tema principale. Ora a Federmeccanica c’è il cambio di presidenza – ha concluso – e spero che si apra il tavolo, perché altrimenti non potremo fermarci”.

Lo sciopero

Solidarietà alla protesta è arrivata anche da Monica Sambo, segretaria comunale del Partito Democratico di Venezia: «È inaccettabile che, dopo mesi di mobilitazioni, Federmeccanica continui a ignorare le legittime richieste di chi ogni giorno manda avanti il Paese. I metalmeccanici meritano stipendi adeguati e condizioni di lavoro sicure». Sambo ha inoltre invitato il Comune di Venezia a farsi promotore, presso le istituzioni nazionali, delle istanze dei lavoratori.

508999049_1120905113406007_2439948020154943018_n
Foto 1 di 6
509421728_1120922283404290_2741055928545022180_n
Foto 2 di 6
508745754_1120922306737621_8614341953745429238_n
Foto 3 di 6
509359121_1120943300068855_2531677300032696176_n
Foto 4 di 6
509310663_1120943243402194_562449578782245056_n
Foto 5 di 6
509361800_1120945750068610_6316159946843524561_n
Foto 6 di 6
Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali