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Crisi SuperJet di Tessera: a rischio 115 posti di lavoro. Attesa per l’assemblea dei soci del 26 giugno

Martedì 10 giugno 2025 si è tenuto un incontro cruciale tra i vertici aziendali e i rappresentanti sindacali per discutere del futuro dell’azienda

Crisi SuperJet di Tessera: a rischio 115 posti di lavoro. Attesa per l’assemblea dei soci del 26 giugno
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Si è tenuto a Marghera, martedì 10 giugno 2025, nella sede di Confindustria Veneto Est, un incontro cruciale tra i vertici aziendali di SuperJet e i rappresentanti sindacali per discutere del futuro dell’azienda di Tessera, al centro di una crisi che coinvolge 115 lavoratori.

Crisi SuperJet di Tessera: a rischio 115 posti di lavoro

La riunione, durata quasi due ore, ha evidenziato la necessità urgente di una ricapitalizzazione, senza la quale l’alternativa sarebbe la chiusura e l’avvio delle procedure fallimentari. L’attenzione è ora rivolta all’assemblea dei soci convocata per il prossimo 26 giugno 2025, data in cui si deciderà se sostenere finanziariamente il progetto industriale, garantendo così continuità operativa almeno per i primi tre mesi del 2026.

Il sostegno dovrebbe arrivare dall’Agenzia del Demanio e da Leonardo, azionista pubblico con una partecipazione del 10%.

"Presenteremo la situazione e ci aspettiamo che sia l'azionista Demanio che l'azionista Leonardo diano il supporto finanziario necessario per poter proseguire con le attività", ha dichiarato al TGR Veneto Camillo Perfido, amministratore delegato Superjet.

Camillo Perfido, amministratore delegato Superjet

Tuttavia, resta ancora irrisolta una questione chiave: il mancato scongelamento delle quote russe e la possibilità della loro cessione a un fondo emiratino, un passaggio che potrebbe sbloccare nuove prospettive per l'azienda.

Lavoratori e sindacati attendono risposte concrete

In questo clima di incertezza, lavoratori e sindacati attendono risposte concrete per scongiurare il rischio di una pesante crisi occupazionale.

"Sono due anni che è stato presentato un progetto che potrebbe dare ricchezza sul territorio, incrementare l'occupazione, sviluppare una tecnologia sostenibile sul territorio e invece continuiamo a girarci intorno cercando di prendere tempo per cosa?", ha commentato Michele Valentini, segretario generale Fiom Cgil Venezia.

"Se per motivi “strategici” non dovesse decollare il progetto degli arabi, a cui abbiamo creduto e si è puntato sino ad oggi con l’obiettivo di portare sviluppo, occupazione e competenze, è chiaro che servirà l’intervento di Leonardo, sostenuto anche da politica e istituzioni. Se così fosse sarà necessario attivare un nuovo progetto, che abbia dentro tutte le potenzialità per garantire un presidio industriale, garanzia occupazionale con anche sviluppo di tecnologie e competenze", ha ribadito Alberto Gomiero, componente di Segreteria della Fim Cisl Venezia.

Intanto l'attesa per l'assemblea dei soci del 26 giugno:

"Siamo molto preoccupati per quanto sta accadendo in SuperJet dopo le risposte negative del Comitato di sicurezza finanziaria (Csf) al rilancio del progetto con gli arabi. Ora aspettiamo l’assemblea dei soci del 26 giugno prossimo, dove si chiederà un supporto finanziario a Leonardo e al Demanio per traghettare l’azienda per altri sei-sette mesi. Ma serve un intervento della politica, perché con Leonardo si discuta per portare a Tessera un progetto serio, salvaguardare i lavoratori di SuperJet e dare ossigeno al territorio", ha sottolineato Fabio Cannava, Rsu SuperJet International di Fim Cisl Venezia.

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