La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha telefonato ad Armanda Colusso, madre di Alberto Trentini, il cooperante italiano originario del Lido di Venezia detenuto in un carcere di Caracas dal 15 novembre 2024.
La telefonata di Giorgia Meloni alla madre di Trentini: "Massimo impegno"
Il colloquio, riservato e di tono molto personale, che ha permesso alla premier di esprimere direttamente la vicinanza del governo alla famiglia Trentini.
Giorgia Meloni
Nel corso della conversazione, Meloni ha ribadito quanto già dichiarato pubblicamente dal ministro degli Esteri Antonio Tajani e dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano: il caso di Alberto è seguito con la massima attenzione e l’impegno del governo è totale, anche se la trattativa resta lunga e complessa. Ragioni per cui si chiede prudenza anche sul fronte mediatico.
Nel frattempo, la sua famiglia continua a sperare. Accanto a loro, migliaia di persone che in questi mesi si sono mobilitate chiedendo il suo rilascio: amici, colleghi e semplici cittadini uniti nel sostegno a un uomo stimato e generoso.
Boldrini telefona all'avvocato della famiglia Trentini
Anche la deputata Laura Boldrini lunedì 7 aprile 2025 ha contattato telefonicamente l'avvocato della famiglia Trentini:
"Ho avuto oggi una lunga conversazione con Alessandra Ballerini, l'avvocata che si sta occupando del caso di Alberto Trentini, il cooperante italiano detenuto in Venezuela".
Laura Boldrini
"Dal 15 novembre Alberto è in una prigione venezuelana e da allora non si hanno più sue notizie. La famiglia è estremamente preoccupata e neanche il console italiano è riuscito a incontrarlo. Per altro, il nostro connazionale soffre di ipertensione e non sappiamo se stia ricevendo le cure necessarie.
Lo scorso 14 gennaio, insieme ai colleghi Peppe Provenzano, Fabio Porta, Gianni Cuperlo ed Enzo Amendola e con la collega Lia Quartapelle, abbiamo presentato un'interrogazione al ministro Tajani, ma non abbiamo ancora ricevuto alcuna risposta.
Mi unisco all'auspicio della famiglia Trentini chiedendo al governo italiano di fare tutto il necessario per riportare a casa Alberto, come ha fatto con Cecilia Sala.
Alberto Trentini è l'unico con la cittadinanza solo italiana, per quanto a nostra conoscenza, arrestato in Venezuela, ma ci sono anche altre sei persone con la doppia cittadinanza italo-venezuelana attualmente detenute nelle carceri del paese perché oppositori di Maduro. Il governo cerchi di aprire uno spiraglio anche sui loro casi."