Venezia

Esplosione durante il concerto: ferito il fonico 30enne

Individuati i responsabili, due giovani veneziani, che dopo il boato si sarebbero allontanati su un barchino

Esplosione durante il concerto: ferito il fonico 30enne
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Durante il concerto di martedì grasso, il 4 marzo 2025, nella loggia della Peschiera di Rialto a Venezia c'è stata un esplosione in cui è rimasto ferito un fonico 30enne.

L'esplosione durante il concerto

La bomba carta è stata posizionata dietro al palco, lontano dalle persone che stavano festeggiando, ma Geremia Ballin stava lavorando come fonico e, notato il fumo, si è avvicinato. Ma a meno di un metro di distanza, l'ordigno è esploso.

Il botto è stato sentito anche dal palco e ha fatto fermare la band per qualche istante, ma non sapendo cosa fosse successo hanno ripreso a suonare. Marcello Alemanno, il cantante che era sul palco, ha dichiarato:

"Abbiamo sentito un botto fortissimo, ma non ci siamo resi conto della gravità. Più tardi ci hanno avvisato di quanto accaduto e anche noi ci siamo rimasti di sasso. Oggi anche alcuni musicisti hanno male alle orecchie".

Nel frattempo, dietro le quinte, c'era Geremia che ha riportato dei danni ai timpani. Infatti, in un orecchio il fonico non riesce a sentire le altre frequenze, ma nell'altro si è bucata la membrana timpanica. Nella giornata di giovedì 6 marzo, il 30enne sarà operato e, in base al risultato dell'operazione, si potrà capire se riacquisirà l'udito.

I responsabili

Poco dopo l'accaduto, i Carabinieri hanno iniziato le indagini, raccogliendo le testimonianze delle persone presenti. L'operazione ha dato i suoi frutti visto che un testimone riporta che stava ballando sotto il palco e che subito dopo l'esplosione sia corso verso riva. In quel momento ha visto un ragazzo che saliva su un barchino, dove lo stava aspettando un'altra persona.

Nel tentativo di fuggire, prima si sono diretti verso il rio di San Cassiano, per poi fare retromarcia e imboccare Rio di Santi Apostoli, quando la barca si è spenta. Procedendo a spinta, attaccati al muro della riva, avrebbero poi urlato "Comunisti di merda".

I Carabinieri, grazie alla collaborazione con il Comune di Venezia e alle telecamere presenti, sono riusciti ad individuare i due probabili responsabili. I due sospettati sono giovani veneziani e probabilmente dovranno rispondere dell'accusa di lesioni aggravate e porto di oggetti atti a offendere.

L'indagine è ancora alle fasi preliminari e quindi non si può ancora essere certi sull'identità dei colpevoli. Inoltre, rimane ancora da capire se l'ordigno sia stato posizionato o lanciato, ma secondo i Carabinieri si trattava di un grosso petardo.

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