Nuovo attacco neofascista contro la sede dell'Unione degli Universitari di Venezia
Imbrattata con croci celtiche la sede in Campo Saffa

Nella notte tra martedì 4 e mercoledì 5 marzo 2025, la sede veneziana dell’Unione degli Universitari e della Rete degli Studenti Medi è stata imbrattata con croci celtiche, simboli inequivocabili dell’ideologia neofascista.
Attacco neofascista contro la sede dell'Unione degli Universitari di Venezia
A denunciare l'imbrattamento della sede in Campo Saffa, è stata proprio l'Unione degli Universitari di Venezia:
"Questo gesto vergognoso purtroppo non è un episodio isolato, ma si inserisce in un contesto nazionale in cui l’estrema destra si sente sempre più legittimata ad agire impunemente, favorita da un governo che sostiene ed incoraggia azioni del genere. Le aggressioni squadriste nelle scuole e nelle università, le minacce nei confronti di studenti e studentesse, le campagne diffamatorie contro chi porta avanti battaglie sociali e politiche sono solo alcune delle manifestazioni di un fenomeno che sta crescendo pericolosamente. Negli ultimi anni abbiamo visto le nostre città tappezzate di simboli e frasi fasciste, di scritte minacciose, per intimidire chi si oppone alla propaganda della destra.

Aver imbrattato la nostra sede manda un messaggio intimidatorio chiaro contro di noi, chi lotta tutti i giorni per la democrazia, per una società realmente inclusiva e libera della propaganda reazionaria. - Dichiara Angelica Morresi, coordinatrice dell'Unione degli Universitari di Venezia - Oggi, a quasi 80 anni dalla Liberazione, è evidente che l’antifascismo non è solo un valore storico, ma un principio necessario per difendere la democrazia, l’uguaglianza e la giustizia sociale. Gli attacchi come quello alla nostra sede sono la dimostrazione che le idee reazionarie e discriminatorie non sono state sconfitte una volta per tutte, ma si ripresentano con nuove forme e nuove strategie.
Ma non saranno le scritte sui muri a fermarci. Come UDU e Rete degli Studenti continueremo a batterci per scuole e università antifasciste, accessibili, inclusive. Continueremo a difendere il diritto di ogni studente a vivere gli spazi accademici senza paura, a organizzarsi, a esprimersi liberamente. A pochi mesi dalle elezioni per la rappresentanza studentesca in Università, questa intimidazione è un chiaro segnale: c’è chi ha paura di chi lotta, di chi propone un’alternativa, di chi non accetta passivamente un’università modellata su logiche autoritarie ed escludenti."

Anna Castelli, della Rete degli Studenti Medi di Venezia, aggiunge:
"Vediamo ogni giorno come la destra estrema, sostenuta dal Governo, tenti di ostacolare la costruzione di spazi di libertà e autodeterminazione, mentre le giovanili neofasciste cercano di radicarsi tra gli studenti, normalizzando una cultura di violenza e sopraffazione. Noi crediamo in un altro modello di istruzione: un luogo di pensiero critico, di crescita collettiva, di costruzione di un futuro libero."
Svastica tracciata sulla targa commemorativa del partigiano Luigi Perobon
Nel Vicentino, a Valdagno, un altro attacco neofascista ha avuto come bersaglio la targa commemorativa del partigiano Luigi Perobon, sulla quale è stata incisa una svastica.

Contro il gesto vandalico si sono immediatamente espressi tanto Comune che l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (Anpi) che ora sostituiranno la lastra commemorativa.