Morto a 30 anni per un incidente in moto, automobilista patteggia 7 mesi di carcere
La vittima, Alexandru Bogdan Furis, trentenne di Olmo di Martellago, ha perso la vita l'11 settembre 2023
Condanna a sette mesi di reclusione e sospensione della patente per sedici mesi per l'automobilista responsabile dell'incidente mortale a Mirano, costato la vita ad Alexandru Bogdan Furis.
Morto a 30 anni per un incidente in moto
L'imputato, un giovane di 28 anni residente a Mirano, ha patteggiato la pena in udienza preliminare davanti al GUP del Tribunale di Venezia, la dottoressa Carlotta Franceschetti. La vittima, Alexandru Bogdan Furis, 30enne di Olmo di Martellago, ha perso la vita l'11 settembre 2023 in un tragico incidente avvenuto in via Cavin di Sala, a Mirano.
Alexandru Bogdan Furis, nato a Craiova in Romania e trasferitosi in Italia da bambino, viveva a Olmo con il patrigno malato e disabile, di cui si prendeva cura. Diplomato presso l'istituto tecnico industriale Levi di Mirano, lavorava da quasi dieci anni alla Speedline, dove era molto apprezzato da colleghi e dirigenti.
Secondo la ricostruzione dei fatti, il ventottenne alla guida di una Ford Fiesta si è immesso su via Cavin di Sala da via Bianchi senza rispettare la segnaletica di precedenza, causando l'impatto con la Ducati Streetfighter di Furis, che in quel momento si stava recando al lavoro presso la Speedline di Santa Maria di Sala.
Automobilista patteggia 7 mesi
Il Pubblico Ministero, dottor Andrea Petroni, aveva iscritto immediatamente l'automobilista nel registro degli indagati, contestandogli la violazione dell'articolo 145 del Codice della Strada per mancato rispetto della precedenza e imprudenza nella manovra.
La dinamica dell'incidente è stata ricostruita grazie a una perizia tecnica affidata all'ingegner Mario Piacenti, consulente del magistrato, con il contributo dell'ingegner Pierluigi Zamuner, nominato dai familiari della vittima attraverso Studio3A-Valore S.p.A. La perizia ha evidenziato che l'automobilista si è immesso dapprima lentamente, per poi accelerare improvvisamente senza accorgersi dell'arrivo della moto, nonostante la strada fosse rettilinea e sgombra da ostacoli visivi.
L'imputato, consapevole delle proprie responsabilità, ha richiesto di patteggiare la pena, ottenendo sette mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena e la revoca della patente per un anno e quattro mesi.
I genitori della vittima, assistiti da Studio3A, hanno già ottenuto il risarcimento dall'assicurazione dell'auto coinvolta, ma attendevano una risposta anche in sede penale, che è arrivata oggi, seppur ritenuta insufficiente per colmare il dolore della perdita.