250 lavoratori in presidio davanti alla centrale Enel di Fusina: stipendi e tredicesime a rischio
La FIOM, sindacato dei metalmeccanici, ha preso in carico la questione e ottenuto un incontro con il prefetto di Venezia per cercare una mediazione e garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori
Prosegue la protesta dei 250 lavoratori impiegati nella realizzazione del nuovo impianto a turbogas presso la centrale Enel di Fusina, a Venezia, destinato a sostituire il vecchio sistema a carbone.
250 lavoratori in presidio davanti alla centrale Enel di Fusina
Gli operai, dipendenti di aziende che operano in appalto per Enel, denunciano il mancato pagamento dello stipendio di novembre e temono per le tredicesime.
Al centro della vicenda c'è una delle aziende subappaltatrici, che sostiene di non aver ricevuto i pagamenti dovuti dal committente Enel. Questa situazione ha avuto un impatto diretto sugli stipendi degli operai, scatenando una protesta con un presidio permanente davanti ai cancelli della centrale.
La FIOM, sindacato dei metalmeccanici, ha preso in carico la questione e ottenuto un incontro con il prefetto di Venezia per cercare una mediazione e garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori. Nel frattempo, i dipendenti restano in presidio, determinati a ottenere ciò che gli spetta, mentre il lavoro sull'impianto a turbogas prosegue nonostante le difficoltà.