Chiede una sigaretta a un 17enne e lui gli spara: 47enne di Marghera ucciso in Texas
La vittima è Paolo Tescari. Il ricordo della sorella Elisabetta: "Paolo non ha vissuto una vita violenta, una testa dura si, ma non era aggressivo"
Paolo Tescari, 47 anni originario di Marghera, è stato tragicamente ucciso giovedì 8 novembre 2024 a Temple, in Texas, con un colpo di pistola.
47enne di Marghera ucciso in Texas
Secondo quanto riportano i quotidiani locali, Tescari avrebbe chiesto una sigaretta a un ragazzo di 17 anni. Questo semplice gesto sembra aver generato un malinteso o forse uno scambio di persona: il giovane, in possesso di una pistola detenuta illegalmente, ha reagito estraendo l’arma e sparando, uccidendo Tescari con un colpo solo. Il minore è stato arrestato dalla polizia e avrebbe già confessato l’omicidio.
L’incidente è avvenuto nei pressi di una mensa per indigenti, luogo che Tescari frequentava abitualmente. La sua era stata una vita complicata: prima di trasferirsi in Texas, Tescari aveva vissuto tra Venezia e Padova, spostandosi in cerca di stabilità. Alla fine aveva deciso di raggiungere la madre vedova negli Stati Uniti, e lì viveva da ormai 14 anni.
La sorella: "Gli hanno sparato per un malinteso"
A darne il triste annuncio sui sociale è stata Elisabetta, la sorella di Paolo, che ha scritto su Facebook:
"Amici vicini e lontani, purtroppo sono vere le cose che state leggendo riguardo nostro fratello Paolo. Ieri mattina è venuto a mancare. Siamo gravemente addolorate, non solo per la sua scomparsa, ma anche per la gravità delle circostanze riguardo la sua morte. Un ragazzino di 17 anni gli ha sparato e a nulla sono valsi gli immediati soccorsi medici che ha ricevuto. Il ragazzo che ha commesso questo crimine si trova già in carcere e sembrerebbe abbia già confessato.
C’è un indagine in corso per cui ci saranno più informazioni del corso delle prossime settimane. Grazie a tutti per i messaggi. A Paolo stavano molto a cuore i suoi amici, e sono sicura che anche adesso vi guarda dal Cielo e si sente amato. La cosa bella è che adesso è in pace e se ne sta in panciolle assieme alla mamma e papà in Cielo dove l’amore di Dio ci avvolge e tutte le cose brutte e la sofferenza non ci sono più. Io e mia sorella vi mandiamo un abbraccio forte.
Volevo aggiungere che Paolo non ha vissuto una vita violenta, voi lo conoscevate, una testa dura si, ma non era aggressivo. Gli hanno sparato per un malinteso, non faceva parte di nessuna gang o gruppo criminale. Stava solo chiedendo al ragazzo una sigaretta. Lui è davvero la vittima qui. Lo dico perché non vorrei si pensasse che se la fosse cercata".