Un anno dalla morte di Giulia Cecchettin, la famiglia lancia la fondazione per la parità di genere e contrastare la violenza sulle donne
"La Fondazione Giulia Cecchettin è un’iniziativa, nata dalla volontà di Gino, Elena e Davide per onorare la memoria di Giulia, figlia e sorella, e trasformare il dolore in un’opportunità per la società"
Lunedì 11 novembre 2024 sarà un anno dalla scomparsa di Giulia Cecchettin, la 22enne di Vigonovo uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta. Una tragedia che ha scosso l'intera opinione pubblica nazionale, riportando l'attenzione in maniera importante sul tema della violenza di genere. A un anno dalla morte di Giulia, la sua famiglia ha lanciato la "Fondazione Giulia Cecchettin" per la parità di genere e contrastare la violenza sulle donne.
Fondazione Giulia Cecchettin
Il sito dell'associazione è ufficialmente online. La Fondazione Giulia Cecchettin è un’iniziativa, nata dalla volontà di papà Gino, Elena e Davide per onorare la memoria di Giulia, figlia e sorella, e trasformare il dolore in un’opportunità per la società.
"Con un forte impegno verso l’inclusione e la lotta contro la violenza di genere, la Fondazione si basa su valori fondamentali come integrità, onestà e rispetto dei diritti umani. Attraverso campagne di sensibilizzazione e progetti innovativi, mira a promuovere un cambiamento sociale e culturale, creando un ambiente in cui ogni individuo possa sentirsi al sicuro e valorizzato. Il loro lavoro è essenziale per costruire una comunità più giusta e solidale".
Tra le priorità della fondazione ci sono: educazione e consapevolezza, promuovere un cambiamento radicale, sostegno e risorse per le vittime di violenza.
"L’attività della Fondazione sarà un percorso partecipato che coinvolgerà al massimo possibile gli attori istituzionali, le organizzazioni e le persone che in questo periodo hanno dimostrato interesse a sostenere la nostra missione per garantire partecipazione, pluralità e trasversalità - spiega Gino Cecchettin nell'homepage del sito della fondazione -. L’ampia partecipazione sarà garanzia di un impatto maggiore e duraturo.
Le attività che la Fondazione metterà in atto richiederanno risorse umane ed economiche, ed ognuno potrà dare il proprio contributo di affetto, di idee e di risorse economiche, che verrà messo a frutto dalla Fondazione seguendo criteri di massima responsabilità, efficacia e trasparenza. Comincio io, mettendo a disposizione della nascente Fondazione Giulia i proventi netti derivanti dai diritti d’autore del libro che è stato appena pubblicato. Insieme possiamo onorare la memoria di Giulia, e con lei di tutte le donne vittima di violenza in ogni parte del mondo, e costruire un mondo più giusto, sicuro e compassionevole per tutti".
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Gino Cecchettin da Fabio Fazio a "Che Tempo Che Fa"
Nella serata di domenica 10 novembre 2024, Gino Cecchettin, papà di Giulia, parteciperà alla puntata di "Che Tempo Che Fa", talk show condotto da Fabio Fazio sul Nove.
A un anno dalla scomparsa della figlia, Gino Cecchettin parlerà in prima serata della "Fondazione Giulia Cecchettin" che, insieme ai figli Elena e Davide, ha voluto aprire per lavorare per la parità di genere, contrastare la violenza sulle donne e tenere viva la memoria di Giulia e i suoi valori.
Le parole del governatore Zaia
Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha voluto ricordare Giulia Cecchettin, a un anno dal suo tragico assassinio.
“A distanza di un anno, il dolore è ancora vivo ed è uno stato d’animo che si fa ancora più acuto ogni volta che la cronaca ci mette di fronte a un nuovo caso di femminicidio, che una donna viene uccisa o anche solo maltrattata in nome di un malinteso e innaturale senso di proprietà, di un’incapacità di porsi di fronte alla parità di genere. Ma l’orrenda dinamica dell’omicidio di Giulia Cecchettin ha segnato la vita stessa della nostra comunità come pochi altri, ha tracciato una linea di demarcazione nella consapevolezza sociale oltre la quale nessuno, di fronte a certe situazioni, può più far finta di non vedere, di non sapere. In questo anniversario rinnovo l’abbraccio del Veneto a papà Gino, alla sorella e al fratello, partecipando al loro inesauribile dolore.
Ho conservato un ricordo vivo dell’intervento del papà al funerale, sono rimasto colpito dal fatto che tanto dolore non impedisse di lasciare spazio ai propositi di dare un senso all’esecrazione suscitata da una simile tragedia, di cogliere un messaggio da cui la società possa crescere e maturare – ha aggiunto il Governatore -. Oggi come ieri mi sento al suo fianco. Mentre la Giustizia sta facendo il suo corso riguardo le specifiche responsabilità in un avvenimento così tanto efferato e triste, grazie a papà Gino ha preso corpo la Fondazione Giulia Cecchettin che ha tra i suoi propositi il potenziamento del ruolo educativo di scuola e famiglie ai fini di un radicale cambiamento culturale. Un grande messaggio perché nessuno può sottrarsi all’interrogativo sul perché nella nostra comunità possano accadere simili tragedie. È l’unico modo per capire che tra gli uomini c’è ancora chi non trova modo di affermare una superiorità se non nella convinzione che le donne sono inferiori. Un nuovo passo a livello culturale può solo venire con l’impegno di tutti e lo dobbiamo a Giulia e alle tante come lei”.