in Piazzale Bainsizza

Tossicodipendenti investiti da un'auto nel Rione Piave, grave un 40enne: fatalità o gesto intenzionale?

L'incidente è avvenuto a Mestre nella notte tra il 30 settembre e il 1° ottobre 2024

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Il luogo dell'incidente

Nella notte tra il 30 settembre e il 1° ottobre 2024, a Mestre, due tossicodipendenti, un tunisino di 45 anni e un italiano di 40, residente a Santa Maria di Sala, sono rimasti gravemente feriti dopo essere stati investiti. Il tunisino è stato dimesso dall'ospedale questa mattina, mentre l'italiano ha riportato ferite più gravi e si trova in rianimazione in condizioni critiche (in copertina il luogo dell'incidente: foto di Giampaolo Conte da Facebook).

Tossicodipendenti investiti da un'auto nel Rione Piave, grave un 40enne

L'incidente è avvenuto intorno all'1.30 della notte, in Piazzale Bainsizza, tra via Pasubio e via Montello, non lontano dalla stazione di Mestre.

Da quanto si apprende, i due quarantenni insieme ad altre persone stavano facendo uso di droghe seduti sui gradini di un B&B, nei pressi dei giardini di Via Piave, quando è arrivato, a bordo di un SUV, il proprietario dell'abitazione. Il conducente avrebbe intimato loro di andarsene, prima di investirli. Il SUV ha anche abbattuto un muretto e danneggiato alcune piante di un giardino privato.

Il muretto abbattuto nell'incidente

I presenti avrebbero anche riferito che si è trattato di un gesto volontario e che il conducente avrebbe fatto retromarcia diverse volte prima di andare a sbattere contro il muretto. Versione confermata anche dal 45enne tunisino, rimasto ferito nell'incidente, che intervistato dal Corriere del Veneto ha ribadito che il conducente lo ha fatto apposta.

Tuttavia, la Questura di Venezia, in una nota ufficiale, ha dichiarato che dalle indagini finora condotte non emergono elementi che indichino la volontarietà dell'azione. Le indagini proseguono sotto la direzione dell’Autorità giudiziaria.

Le foto del luogo dell'incidente pubblicate su Facebook da Giampaolo Conte:

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Le testimonianze

In una testimonianza, raccolta da Claudio Peris e poi postata su Facebook, una residente ha raccontato cosa è accaduto la scorsa notte:

"Ero uscita di casa con il cane intorno all'una di notte quando ho sentito delle urla molto forti - racconta la residente nel video - Mentre mi avvicinavo, ho chiamato subito la polizia. Una volta arrivata, ho visto un gruppo di tossicodipendenti, e uno di loro era a terra con ferite alla testa, alle mani e ai piedi. L'auto era finita nel giardino, fino a ridosso di un appartamento. Gli altri tossicodipendenti dicevano che l'uomo lo aveva investito più volte. L'ambulanza è rimasta sul posto per circa un'ora. Il conducente ha dichiarato che stava parcheggiando e che il piede gli si era incastrato. È stato lui stesso a chiamare la polizia".

Un'altra residente in Piazzale Bainsizza, la signora Marialuisa, ha raccontato i momenti successivi all'investimento:

"Ho sentito un gran botto e poi una gran confusione. Sentendo arrivare l'ambulanza e vedendo le auto della polizia, sono scesa per vedere cosa stesse succedendo. Per terra c'erano delle chiazze di sangue e su un muretto un paio di scarpe.

La situazione qui è veramente brutta. Tutta la notte c'è un bordello, drogati, spacciatori che parlano a voce alta, chi grida, chi piange".

Il video della testimonianza postato su Facebook da Giampaolo Conte:

I soccorsi

I soccorsi hanno trasportato d'urgenza le vittime all'ospedale dell'Angelo di Mestre: l'italiano, colpito gravemente, è ricoverato in rianimazione, mentre il tunisino ha subito ferite più lievi ed è stato dimesso dal pronto soccorso in mattinata. L'investitore, che sembra soggiornasse in un b&b poco distante, è stato fermato dalla polizia subito dopo l'incidente.

L'incidente si inserisce in un contesto di tensione crescente nel quartiere Piave, dove la presenza di spacciatori e consumatori di droghe genera frequenti episodi di delinquenza e disagio sociale, talvolta sfocianti in violenza. Solo pochi giorni prima si è svolta una manifestazione a Mestre, in memoria di Giacomo Gobbato, per sensibilizzare la popolazione a "riprendersi la città".

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