A Mestre

Rapinato al bancomat con un coltello alla schiena: fermati i due malviventi

La Polizia intensifica i controlli contro i furti con destrezza, con particolare attenzione alla truffa dell'abbraccio

Rapinato al bancomat con un coltello alla schiena: fermati i due malviventi
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Mercoledì mattina, 11 settembre 2024, una tranquilla operazione di prelievo contanti a un bancomat di Mestre si è trasformata in un incubo per un uomo, vittima di una rapina a mano armata (in copertina: immagine di repertorio).

Rapinato al bancomat

Dopo aver ritirato i soldi, si è trovato di fronte a una coppia di malviventi armati di coltello, che gli hanno intimato di consegnare tutto ciò che aveva appena prelevato. Sotto minaccia, l’uomo ha obbedito, consegnando diverse banconote senza opporre resistenza, cercando di muoversi lentamente e con cautela per evitare reazioni violente.

Una volta che i rapinatori si sono allontanati, la vittima ha immediatamente allertato la polizia chiamando il 113. Grazie alla dettagliata descrizione fornita, le volanti della questura sono intervenute rapidamente. Gli agenti, che già si trovavano in zona per altri interventi, hanno fatto un rapido giro dell’area e sono riusciti a individuare e bloccare la coppia sospettata della rapina. I due sono stati portati in centrale a Santa Chiara per essere identificati e sottoposti a ulteriori accertamenti.

Un femoneno in crescita: la "tecnica dell'abbraccio"

L’episodio si inserisce in un contesto di crescente attenzione da parte delle forze dell'ordine riguardo ai reati contro persone vulnerabili, come anziani, spesso vittime di truffe e rapine senza uso della forza fisica, ma altrettanto destabilizzanti. Tra queste, la cosiddetta "tecnica dell’abbraccio": Si tratta di una messa in scena in cui i truffatori, solitamente un uomo e una donna, avvicinano la vittima fingendo di essere vecchi amici o conoscenti di famiglia. Con questa scusa, riescono a entrare in contatto fisico e, con estrema abilità, sottrarre gioielli o altri beni preziosi.

Questi furti avvengono principalmente in luoghi affollati e spesso si concentrano in determinate città o quartieri. La tempestività nella denuncia è cruciale: segnalare immediatamente l’accaduto alle forze dell’ordine, chiamando il 112 o il 113, non solo consente un rapido intervento, ma aiuta a prevenire ulteriori episodi.

Si richiede massima attenzione

La questura di Venezia ha recentemente diffuso un vademecum per prevenire questi episodi, raccomandando di mantenere la distanza da sconosciuti che tentano un contatto fisico e di denunciare immediatamente qualsiasi furto o comportamento sospetto alle autorità. I controlli nelle aree particolarmente frequentate, come la località balneare di Jesolo, sono stati intensificati per prevenire tali crimini.

Grazie a questi interventi, diversi individui dediti a furti con destrezza sono stati identificati e sottoposti a provvedimenti restrittivi come i Fogli di Via Obbligatori, adottati dal Questore di Venezia per allontanare dal territorio soggetti con precedenti per reati contro il patrimonio.

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