Legge Calderoli

Autonomia differenziata, la Sardegna impugna la legge. Zaia: "Il ricorso danneggia il Veneto, ci opporremo"

Alessandra Todde segue la Puglia e la Toscana. Il Governatore del Veneto: "Rispettiamo i diritti di tutti, anche quello di fare ricorso, ma vogliamo che la nostra libertà sia rispettata"

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A sinistra: Luca Zaia; a destra: Alessandra Todde

La Sardegna e la Toscana, seguendo l'esempio della Puglia guidata da Michele Emiliano, hanno impugnato la legge sull'autonomia differenziata promossa dalla Lega e approvata dalla Camera il 19 giugno 2024. La decisione ha scatenato la reazione del Governatore Luca Zaia:

"Il ricorso danneggia il Veneto, ci opporremo".

Autonomia differenziata, la Sardegna impugna la legge

La Sardegna, sotto la guida di Alessandra Todde del Movimento 5 Stelle, ha adottato il 21 agosto 2024 una delibera di 55 pagine per chiedere alla Corte Costituzionale l'annullamento totale o parziale della legge.

L'esecutivo sardo ritiene che la norma violi l'articolo 116 della Costituzione, superando i limiti previsti per l'autonomia differenziata e compromettendo il principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni.

"La Sardegna impugna l’autonomia differenziata davanti alla Corte Costituzionale, una legge che mina la nostra specialità, che ci danneggia e che rappresenta una minaccia per il principio fondamentale di uguaglianza tra tutti i cittadini", ha spiegato la Governatrice sarda.

"Sono orgogliosa che la Sardegna sia capofila in questa battaglia, in difesa di chi ha di meno e contro la volontà di questo governo di aumentare una disparità inaccettabile tra i territori. La Sardegna non può tollerare una legge che favorisce le Regioni più ricche, a discapito dell'equità e della solidarietà nazionale oltre che delle prerogative costituzionali che ci sono state riconosciute attraverso il nostro Statuto.

Stiamo lottando per garantire che ogni sardo e ogni cittadino italiano siano trattati con la stessa dignità e possano avere le stesse opportunità, ed è nostro dovere opporci a scelte politiche che indeboliscono il nostro Paese, vorrebbero silenziare le Regioni più povere e metterci gli uni contro gli altri".

Zaia: "Il ricorso danneggia il Veneto, ci opporremo"

Immediata la reazione del Governatore veneto Luca Zaia:

"Rispettiamo i diritti di tutti, anche quello di fare ricorso, ma vogliamo che la nostra libertà sia rispettata".

 

"La Regione Sardegna ha deciso di impugnare la Legge Calderoli. Vanno rispettati i dogmi e i pilastri della Democrazia, uno dei quali è il ricorso.

La Sardegna è una regione a Statuto speciale che non ci rimette nulla dall'approvazione della Legge Calderoli che dà avvio al percorso di autonomia. Non si è ancora ben capito quali danni questa legge possa fare alla regione Sardegna. Vorrei ricordare a tutti che per le regioni a Statuto speciale e per province autonome è previsto che la regione possa chiedere l'approvazione della legge, se le conviene, oppure no.
Noi siamo vicini al popolo sardo. Io mi sono sempre battuto affinché le autonomie delle due province di Trento e Bolzano e delle regioni a Statuto speciale siano difese.

Ma se si fa ricorso io penso che il Veneto ne sarebbe danneggiato. La loro libertà finisce dove inizia la nostra e la nostra libertà vogliamo che sia rispettata, quindi ci presenteremo in Corte Costituzionale ad opporci al ricorso della Sardegna".

Anche Puglia, Toscana e Campania contro l'autonomia

Oltre alla Sardegna anche altre due regioni hanno impugnato la legge sull'autonomia. La prima è stata la Puglia, guidata dal Governatore Michele Emiliano:

"Ho deciso di impugnare davanti alla Corte Costituzionale la legge “Calderoli”, che attua l'autonomia differenziata, con l’obiettivo di consentire alla Corte Costituzionale di eliminare dalla legge tutti gli aspetti incostituzionali. Si tratta di un percorso diverso rispetto al referendum.

Il ricorso mira infatti a far valere l'incostituzionalità della norma; il referendum invece consentirà al popolo italiano di stabilire se vuole avere venti ordinamenti giuridici diversi, uno per ogni regione, o se vuole preservare l’indivisibilità dello Stato, uno dei principi fondamentali della Costituzione repubblicana. La Puglia è capofila in entrambe le battaglie, che ci auguriamo possano avere successo e dimostrare che gli italiani vogliono un'Italia unita e solidale, in cui tutti si fanno carico dei problemi degli altri", aveva annunciato sui social il Governatore pugliese, il 6 agosto 2024.

A seguire anche la Toscana. Il Governatore Eugenio Giani ha annunciato ieri che anche la Toscana si opporrà all'autonomia differenziata:

"Come Regione Toscana abbiamo presentato il ricorso alla Corte Costituzionale contro la legge sull’autonomia differenziata.
La Legge Calderoli rischia di creare uno "Spacca Italia" violando i principi costituzionali.
No ad un'autonomia su tutto che crea confusione e disagi al Paese minando l'unità nazionale.
Invece di dividere, sarebbe stato più utile valorizzare le specificità regionali in modo equo e solidale, rafforzando il Paese nel suo insieme. Porto avanti questa battaglia convintamente, sì al Referendum e ricorso davanti alla Corte!"

La Campania invece si unisce alla battaglia essendo la prima regione ad aver raccolto le firme per il referendum online. Anche la Campania, guidata dal governatore Vincenzo De Luca, esponente del Pd, è pronta a presentare il proprio ricorso alla Consulta entro il 27 agosto, termine fissato dalla legge. De Luca sembra determinato a cogliere questa occasione per infliggere un nuovo colpo al centrodestra.

Vincenzo De Luca
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