Baby gang picchiava e rapinava coetanei a Jesolo, daspo per cinque minorenni
I ragazzi non potranno accedere al litorale, all'area della movida e in alcuni specifici esercizi e locali di intrattenimento pubblico per un anno
La Polizia di Stato di Venezia ha adottato una posizione rigorosa nei confronti di cinque giovani violenti. Il Questore ha emesso cinque daspo "Willy" contro un gruppo di ragazzi minorenni sospettati di crimini gravi.
Baby gang rapinava coetanei a Jesolo
L'intervento è stato il risultato di un'importante operazione di prevenzione condotta dalla Divisione Anticrimine della Questura di Venezia e dal Commissariato di P.S. di Jesolo. Si è concentrato su gruppi di giovani che, nelle prime settimane della movida estiva, hanno perpetrato atti gravi e violenti nella città balneare.
Tre vittime hanno sporto denuncia presso il Commissariato di Jesolo. Queste denunce riguardavano aggressioni, furti di denaro, oggetti preziosi e abbigliamento di marca nel centro della località balneare avvenute di sera.
Daspo per 5 minorenni
Le indagini condotte dal Commissariato di Jesolo hanno permesso di identificare cinque sospettati tutti minorenni, grazie alle testimonianze delle vittime e alle registrazioni delle telecamere di sorveglianza.
Gli aggressori sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria per il reato di rapina e nei loro confronti sono stati emessi cinque daspo "Willy", che vietano l'accesso al litorale e all'area della movida di Jesolo per un anno e in alcuni specifici esercizi e locali di intrattenimento pubblico.
Questo successo è parte degli sforzi continuativi della Questura di Venezia per prevenire e contrastare la violenza e il degrado nelle località balneari della provincia durante l'estate.
Dal gennaio 2024, sono stati anche emessi 35 avvisi orali (rispetto ai 26 dell'anno precedente) per avvertire soggetti ritenuti socialmente pericolosi di rispettare la legge, oltre a 26 Divieti di Accesso ad aree urbane, in aumento rispetto all'anno precedente.
Cos'è il daspo "Willy"
Il DASPO "Willy" prende il nome da Willy Monteiro Duarte, vittima di bullismo a Roma, e rappresenta uno strumento innovativo per contrastare la violenza giovanile durante la movida notturna.
Questo provvedimento, introdotto dal DL 130/2020 e successivamente convalidato con la L. 173/2020, consente di vietare l'accesso a locali pubblici e aree urbane ad individui responsabili di crimini che hanno causato allarme sociale e minacciato l'ordine pubblico.
L'obiettivo principale è prevenire ulteriori comportamenti violenti. La violazione di queste misure può comportare gravi conseguenze sia penali che amministrative per i destinatari.