Blitz antidroga nel quartiere Piave: sequestrati 30 kg di cocaina e 14 arresti
L'operazione, iniziata nel 2021, ha portato all'arresto di 14 persone tra italiani e albanesi, sequestrate anche armi, terreni e un bar, considerati frutto dell'attività di spaccio
Una vasta operazione antidroga, all'alba di mercoledì mattina, 12 giugno 2024, a Mestre, ha portato a 14 arresti. Sequestrate armi e oltre 30 chili di sostanze stupefacenti, prevalentemente eroina e cocaina.
Blitz antidroga nel quartiere Piave di Mestre
Il blitz, condotto dalla Squadra Mobile della Questura su su mandato della Procura della Repubblica di Venezia, ha impiegato oltre 100 agenti, supportati anche da elicotteri. All'alba, gli elicotteri hanno svegliato Mestre, concentrandosi sulle zone di via Piave e via Torre Belfredo.
Le indagini, iniziate nel novembre 2021, hanno permesso di sequestrare 30 chili di cocaina e 1,5 chili di eroina, indicando un'attività di spaccio di livello superiore e non al dettaglio.
Lo spaccio di droga di strada era solo una parte delle attività criminali del gruppo, l'organizzazione, infatti, riforniva di cocaina anche la "Mestre bene": professionisti e clienti facoltosi che acquistavano droga attraverso una rete che includeva anche membri della vecchia "mala".
Le indagini
L'indagine è iniziata nel novembre 2021 con il sequestro di 50 grammi di cocaina a Antonio Scaranello, pensionato di 75 anni, un tempo ritenuto vicino al clan di Epaminonda, storico boss della mala milanese.
Il gruppo di italiani era in contatto con gli albanesi, che gravitavano attorno al bar "Havana" in via Cavallotti nella zona Piraghetto.
La nuova operazione della Squadra Mobile, su mandato della Procura della Repubblica di Venezia, ha portato a 14 arresti: 12 persone sono state incarcerate e 2 poste agli arresti domiciliari, tutte accusate di cessione di sostanze stupefacenti.
L'operazione, iniziata in seguito alla segnalazione di un cittadino riguardo a movimenti sospetti in un bar della zona ha visto l'impiego di 100 agenti.
A uno degli indagati sono stati sequestrati beni ritenuti sproporzionati rispetto al reddito dichiarato: auto, terreni e un bar, considerati frutto dell'attività di spaccio.
I complimenti di Zaia
“Ancora un duro colpo ai responsabili di uno dei reati più odiosi in assoluto come lo spaccio di droga, accompagnato da un inaccettabile degrado sociale delle zone in cui questi mercanti di morte operano. Bravi, dunque, il Procuratore Capo Bruno Cherchi, il Questore Gaetano Bonaccorso, il Prefetto Darco Pellos e tutti gli uomini e donne della Squadra Mobile di Venezia. 14 arresti, sequestri di 30 chili di cocaina e 1,5 di eroina, di immobili, auto e armi sono il gran bel bottino della legalità”.
Così il Presidente della Regione Veneto si esprime sull’operazione antispaccio portata a termine nel quartiere Piave a Mestre, con l’impiego di ben 100 agenti.
“Bravi, inquirenti e Forze dell’Ordine – aggiunge il Governatore – per aver dato una risposta immediata alle proteste dei residenti di via Piave, esasperati dalla presenza nell’area di spaccio e prostituzione. Questa è gente per bene che non ne può più e che ha tutto il diritto di chiedere che le vie e i quartieri dove vivono siano ripuliti da criminalità e prepotenze. La risposta è arrivata forte e chiara: la legalità c’è. Combatte con loro e per loro, e sono certo continuerà a farlo con sempre maggior vigore e capacità investigativa, come dimostrato in questo caso, nel quale le indagini, estremamente complesse erano partite già nel 2021”.