A Venezia

Protesta davanti al padiglione chiuso di Israele alla Biennale Arte 2024

Un centinaio di manifestanti hanno protestato in maniera pacifica questa mattina con cartelli e volantini

Protesta davanti al padiglione chiuso di Israele alla Biennale Arte 2024
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Dopo la notizia di ieri della chiusura del padiglione israeliano alla Biennale Arte 2024 fino al rilascio degli ostaggi e al cessate il fuoco, questa mattina, mercoledì 17 aprile 2024, c'è stata una manifestazione di protesta a Venezia.

Protesta davanti al padiglione di Israele alla Biennale Arte

Mentre fervono i preparativi per l'apertura del prossimo 20 aprile 2024, questa mattina ai Giardini della Biennale si è svolta una manifestazione davanti al padiglione di Israele (struttura che per volere dell'artista e dei curatori resterà chiuso in segno di protesta).

Un centinaio di manifestanti con cartelli e volantini si sono piazzati intorno alle 11 davanti al padiglione per sensibilizzare la Biennale su quanto sta avvenendo a Gaza.

La protesta alla Biennale

Poi si sono spostati verso quello americano per poi proseguire verso l'uscita. Non ci sono stati momenti di tensione.

La manifestazione alla Biennale

Il commento del Presidente Buttafuoco in conferenza stampa

"Il padiglione di Israele che decide di non aprire, doppiamente, nell'assoluto della verità, capovolge l'atto estremo scelto dell'artista nel mettersi in opera della verità. Il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi. Questo è un fatto d'arte è il genio dell'arte che sa trovare risposta. In tempo di guerra è necessario che i saggi, gli artisti facciano fronte alla catastrofe parlandosi, misurandosi nella dialettica".

Ha dichiarato questa mattina il presidente Pietrangelo Buttafuoco, durante la conferenza stampa di presentazione della 60^ Esposizione Internazionale d’Arte "StranieriOvunque".

Pietrangelo Buttafuoco

"Senza contare che - prosegue Buttafuoco - in questa stessa città, nell'isola di San Giorgio, sovietici e americani si incontravano per scongiurare quella guerra che a farla oggi sarebbe solo catastrofe. La biennale diventi il punto alto di intersezione dove concorrano i raggi di una stessa luce. Qui si apre non si boicotta nessuno".

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