Insulti razzisti durante la partita di volley: atleta 12enne discriminata per il colore della pelle
Brutto episodio di razzismo nel Veneziano...
12 anni sono pochi. Anzi pochissimi. Soprattutto se si deve sopportare qualcosa di odioso come un insulto. Peggio ancora se questo insulto, legato al colore della pelle, viene "espresso" mentre ci si trova in campo, durante una partita di pallavolo, trasformando lo sport, che è soprattutto un contenitore di valori, in un'arena.
Insulti razzisti dagli spalti
Purtroppo dobbiamo dar conto di un brutto episodio che si è verificato lo scorso fine settimana nel Veneziano. Contestualizziamo i fatti. In campo ci sono le ragazze della Urban Volley, l'associazione dilettantistica nata di recente dalla fusione di altre squadre di pallavolo.
Parole vergognose
Dagli spalti, però, purtroppo, un uomo ha voluto rimarcare la propria inadeguatezza nella società insultando la ragazzina. Parole pesanti, come detto, legate al colore della pelle. Parole che non dovrebbero proprio essere pronunciate, soprattutto, aggiungiamo, se il destinatario è una persona così giovane.
Immediata la presa di posizione della squadra che si è schierata, senza se e senza ma, ovviamente dalla parte dell'atleta. Tantissimi, inoltre, i messaggi di vicinanza dei supporter del team.
Solidarietà da parte del team
"Purtroppo è successo.
Una nostra atleta, una ragazza di dodici anni, in una gara dello scorso fine settimana, è stata oggetto di insulti legati al colore della pelle.
Siamo tutti scioccati dal fatto, gravissimo, e possiamo solo lontanamente comprendere quanto lo sia Lei, e quanti danni e quanto dolore queste frasi Le stiano provocando.
Urban Volley desidera esprimere tutta la vicinanza, la solidarietà, la comprensione e lo sdegno per questi fatti inauditi, e intende fornire il massimo supporto all’atleta ed alla famiglia per individuare il responsabile ed agire in ogni sede possibile per evitare il ripetersi di casi simili.
La nostra associazione sportiva ha l’orgoglio di ospitare atleti di nazionalità diverse, di credo, di colore, di etnia e di culture differenti, ed ha, tra le altre cose, l’obiettivo di favorire l’accettazione, la comprensione reciproca, l’integrazione, di questi ragazzi nella nostra società civile.
E’ il momento di stringersi attorno alla nostra atleta, per fare muro contro questi incomprensibili ed inaccettabili eventi, e per farle sapere che Urban Volley è con Lei, e che lo sarà sempre, perché difendere Lei è difendere la libertà, chiedere il rispetto, accettare le differenze, valorizzare le qualità di tutti i nostri atleti, nessuno escluso".